Potrebbe essere solo la punta dell’iceberg: l’indagine che ha coinvolto le tre persone finite nel registro degli indagati per aver messo in piedi un corso di operatore socio sanitario (per gli inquirenti si tratterebbe di una truffa), è destinata ad allargarsi a tutta la Regione dell’Umbria e anche al di fuori dei suoi confini. La lente di ingrandimento dei carabinieri del Nas è rivolta ora all’universo delle scuole e istituti di formazione che assicurano il rilascio del fatidico ‘pezzo di carta’ valido per trovare un lavoro. Peccato che a volte, come nel caso dell’nchiesta partita da Foligno, quei corsi non abbiano la ‘benedizione’ della Regione. Il ferragosto degli uomini del capitano Marco Vetrulli, coordinati dal pm Massimo Casucci, è stato dedicato a questi aspetti e non si escludono ulteriori,clamorosi colpi di scena