La Cisl prende le distanze da come è stata finora gestita, politicamente, la vicenda del fallimento della Industrie Minerva. Prende le distanze e passa all’attacco. Denunciando la preoccupazione per le sorti delle maestranze in un comunicato diramato poco fa dal segretario generale Bruno Piernera (nella foto). “L’ esecutivo della UST CISL di Foligno, riunitosi oggi, analizzata attentamente la grave situazione dell’ azienda Minerva di Spoleto, esprime forte preoccupazione per il fallimento dello stabilimento e sollecita tempi certi ed immediati per una soluzione della trattativa volta alla predisposizione di un piano industriale serio”. Ma non è finita, anzi. “Piano industriale che deve prescindere dal luogo di residenza o di nascita dell’imprenditore, e sia un piano che punti al consolidamento e allo sviluppo (anche in considerazione che il mercato offre buone opportunità), dell’azienda a Spoleto ed alla salvaguardia di tutti i posti di lavoro”. Insomma, il sindacato prende le distanze da chi starebbe attuando delle strategie poco chiare. Se non addirittura di parte. A chi si riferisce la Cisl quando invita ad operare prescindendo dal luogo di residenza o di nascita dell’eventuale imprenditore interessato? Certo non al curatore fallimentare. Dunque alla politica. E' risaputo un certo attivismo sulla delicata vicenda da parte di alcuni esponenti del centro sinistra che anche recentemente si sono schierati fin troppo a favore di un imprenditore piuttosto che di un altro. Ora però, dice il sindacato, è ora di finirla. E di pensare al futuro dell'azienda.
FALLIMENTO MINERVA: IL J’ACCUSE DELLA CISL. ATTACCO AL CENTRO SINISTRA DI SPOLETO?
Mer, 23/01/2008 - 16:47