Consegnata al professore Brunangelo Falini, ordinario di Ematologia dell’Università degli Studi di Perugia e Direttore della Struttura complessa di Ematologia e Trapianto di Midollo Osseo dell’Azienda Ospedaliera di Perugia, la “Henry Stratton Medal”, uno dei riconoscimenti più prestigiosi al mondo nel campo delle malattie ematologiche, la cui attribuzione allo studioso perugino era già stata resa nota in agosto.
La cerimonia si è tenuta a San Diego, durante il 60th congresso della Società Americana di Ematologia (ASH) – che quest’ anno ha visto la partecipazione di quasi 30.000 ematologi: Falini ha ricevuto Il premio dalle mani del Presidente dell’ASH, Alexis Thompson, Direttore dell’ Ann and Robert H. Lurie Children’s Hospital of Chicago.
Il prof. Falini è il primo ricercatore italiano che lavora nel nostro Paese a ricevere questo riconoscimento. Le motivazioni del premio si riferiscono ai lavori pioneristici svolti dal Brunangelo Falini nel campo degli anticorpi monoclonali e alla scoperta di mutazioni (dei geni NPM1 e BRAF) fondamentali per la comprensione, diagnosi e cura delle leucemie acute mieloidi e della leucemia a cellule capellute.
Nel suo discorso di ringraziamento, il professore dell’Ateneo di Perugia ha voluto esprimere la propria gratitudine alla Commissione Scientifica dell’ ASH per averlo selezionato come vincitore del premio nell’ ambito della ricerca di tipo traslazionale/clinica. Ha poi anche ricordato i maestri che hanno maggiormente influenzato la sua carriera scientifica: Il Prof. Robert Lukes di Los Angeles, una eminenza nel campo della classificazione dei linfomi e il rof. David Mason di Oxford, un pioniere nello sviluppo della tecnologia degli ibridomi. Falini ha poi concluso sottolineando di voler condividere il premio con tutti i suoi collaboratori (a dimostrazione che la ricerca è un lavoro di squadra) e con le Associazioni di solidarietà e la propria famiglia che sempre lo hanno sostenuto nel suo lavoro.
L’Henry M. Stratton Medal è un premio dedicato alla memoria di Henry Maurice Stratton, co-fondatore di Grune and Stratton, la casa editrice medica che per prima pubblicò la rivista scientifica “Blood”, attualmente Organo Ufficiale dell’ ASH e prima rivista al mondo per Impact Factor nel campo dell’ Ematologia.
Intervistato dall’ASH, il professor Falini ha dichiarato che nella sua vita lavorativa “l’attività clinica e di ricerca sono sempre state tra loro inscindibili. Si impara moltissimo trasferendo le informazioni ottenute in laboratorio al letto del malato ma vale anche l’inverso (“from bench to bed and vice-versa”). Tutto questo ha sempre rappresentato per me fonte di ispirazione per nuove idee”. Il professore, inoltre, ritiene che la leucemia acuta mieloide resti una priorità medica dal momento che la chemioterapia più il trapianto di midollo osseo riescono a guarire solo il 40-50% dei pazienti giovani e meno del 10% di quelli anziani. E proprio dall’European Research Council (ERC), infatti, sono stati assegnati all’Università degli Studi di Perugia due grants di ricerca (uno a Falini e l’ altro alla professoressa Maria Paola Martelli) al fine di combattere questa malattia.
In virtù della sua attività scientifica, Il Professore Falini si è già visto riconoscere numerosi prestigiosi premi nazionali ed internazionali, tra cui il “Jose Carreras Award” (2010) da parte dell’ European Hematology Association, il “Karl Lennert Lecture” Award (2012) dell’ European Association for Hematopathology, il “Leopold Griffuel Prize” (2014) assegnato dalla French Association for Cancer Research, il premio più importante per la ricerca sul cancro in Europa, il premio “Guido Venosta” 2014 (FIRC/AIRC) consegnato dal Presidente Emerito Giorgio Napolitano, il premio “Presidente dellla Repubblica Italiana” dell’Accademia Nazionale dei Lincei (2016) e, infine, lo scorso anno, il premio per “Scientific Excellence in Medicine” dell’American-Italian Cancer Foundation.