(Car. Cer.) – Vallo di Nera ha, finalmente, la sua Piazza intitolata alla memoria di due eroi nazionali, i giudici Paolo Borsellino e Giovanni Falcone. C’è voluto più di un anno ma alla fine la proposta del consigliere comunale del piccolo comune della Valnerina è diventata realtà. Ieri pomeriggio anche il sindaco Fausto Dominici, autore di due clamorose gaffe sulla vicenda, è sembrato emozionato nell’intitolare la piazza di Meggiano (frazione di Vallo) ai due eroi nazionali. Bisogna salire una decina di chilometri, lasciata la statale 209, prima di arrivare in questo paesino, 60 abitanti in tutto, noto per la Sagra della lumaca. Incastonato nella montagna come a ‘sorvegliare’ la vallata. Che oggi, grazie a quella pietra scolpita in onore dei due magistrati, appare ancor più “sicura”. Il primo cittadino non s’è per la verità dato troppo da fare sul fronte della comunicazione dell’evento, ma gli va riconosciuto di averlo inserito nell’ambito dei festeggiamenti per la Madonna Addolorata, la festa più importante di Meggiano. Le note della banda annunciano il momento. Al fianco del sindaco è schierato il gonfalone (sorretto dal tenente Quarantini) e i comandante dei carabinieri di Sant’Anatolia, il maresciallo Lupi. Nel breve discorso Dominici ricorda che le polemiche dello scorso anno “sono state frutto di una incomprensione con la maggioranza. Oggi siamo felici di inaugurare questa piazza alla memoria dei due magistrati con il ricordo che va doverosamente anche agli uomini e alle donne delle loro scorte”. Al consigliere Morganti il compito di togliere il drappo tricolore, non prima di aver ringraziato i presenti e Tuttoggi.info che aveva denunciato l’assurda decisione della giunta (clicca qui). A don Giuseppe il compito di benedire la targa mentre l’inno di Mameli chiude la cerimonia alla quale hanno preso parte un centinaio di persone, fra cui l’intera Giunta di Vallo con i consiglieri comunali, il sindaco di Sant’Anatolia Tullio Fibraroli, l’unico della vallata ad aver risposto all’invito di Dominici (quello di Scheggino, Carlo Valentini, è arrivato verso le 20 quando erano terminati anche i festeggiamenti per la Madonna Addolorata). Assenti anche gli esponenti del circolo di Fli di Spoleto, l’unico umbro dedicato, ironia della sorte, ai due magistrati siciliani. Ma c'era l'intero Paese e questo, alla fine, è quello che conta. Un merito comunque va riconosciuto a Vallo: dell’intera provincia di Perugia è l‘unica istituzione ad aver ricordato in maniera tangibile la memoria dei due magistrati trucidati dalla mafia (ad eccezione di una scuola a loro intitolata a Perugia e la Sala stampa della Provincia fortemente voluta dal presidente Marco Vinicio Guasticchi). Ma torniamo al pomeriggio di ieri. Verso le è cominciata la processione verso la chiesina di Meggiano dove ad officiare la Santa messa è stato l’arcivescovo di Spoleto-Norcia monsignor Renato Boccardo.
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