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Il falco pellegrino per cacciare i piccioni dal centro storico

Possono catturare anche 600 piccioni in un anno: ecco perché la presenza di una coppia di falco pellegrino, presente da qualche mese, sulla cupola della cattedrale di San Feliciano di Foligno ha attirato l’attenzione della Lipu (Lega italiana protezione uccelli) e del Comune.

L’obiettivo è di favorire la loro presenza stabile anche attraverso una conoscenza più approfondita delle altre specie degli uccelli presenti in città. “Non è abituale la presenza del falco pellegrino – ha spiegato Alfiero Lipu, coordinatore regionale della Lipu – e vanno studiati i loro movimenti per verificare se hanno intenzione o meno di costruire un nido”.

La Lipu ne ha predisposto uno artificiale (con la presenza di una webcam) che collocherà nelle zone dove si muovono prevalentemente questi uccelli. “Il falco pellegrino – ha spiegato Pepponi – può essere utile per la caccia dei piccioni. In Umbria questi rapaci sono aumentati del 50% rispetto al passato. Non deve essere fatta una crociata contro i piccioni ma lo scopo è quello di riportarli ad un giusto numero per avere una convivenza sostenibile. A Perugia, con piccoli accorgimenti, siamo riusciti a ridurre la loro presenza del 60%”.

Il Comune ha finanziato il progetto nell’ottica di recuperare un rapporto adeguato tra la città e il proprio ambiente. Anche perché il falco pellegrino può essere considerato utile– è stato sottolineato – come sentinella ambientale.

La Lipu ha presentato, per il 2018, anche l’iniziativa legata alla realizzazione di un “Atlante ornitologico” di Foligno. I cittadini potranno segnalare la presenza delle varie specie in città, in modo da avere così un quadro preciso nel periodo 2020/2022. Così sarà più semplice gestire le specie “problematiche” (piccione, storno e corvidi).