Orvieto

Fabro, cantina scolastica produce il primo “Rosso Comprensivo”

A Fabro c’è una vera e propria cantina “scolastica”, nata grazie alla collaborazione di varie aziende agricole locali che hanno donato una parte delle loro uve. Ed ora gli studenti – produttori hanno finalmente potuto vedere il frutto del loro impegno: l’assaggio del vino. A cui è stato dato un nome evocativo dell’esperienza: “Rosso Comprensivo 2022”.

Succede all’istituto omnicomprensivo “Raffaele Laporta” – in particolare all’istituto per l’agricoltura e l’ambiente (Ipaa) “B. Marchino” – dove il 12 aprile finalmente si è potuto assaggiare il vino prodotto in questi mesi.

Il progetto, sostenuto con le risorse nazionali della legge sulla stabilità, nella più ampia strategia dell’Area Interna Sud Ovest Orvietano, ha consentito di realizzare una cantina didattica dalle grandi potenzialità con annessa serra. E in questi casi è proprio l’attivazione delle potenzialità che gioca le differenze.

A settembre, con un’operazione chiamata “Cantina di Comunità”, la scuola ha chiesto fiducia ai produttori vinicoli della zona che generosamente hanno conferito importanti quantitativi dei loro pregiati raccolti: Azienda Marchino, Tedeschini, Di Girolamo, Fiordiprato, Murogrosso, Ciardo. Una sfida importante per la scuola, che necessitava di un adeguato quantitativo di uva per poter iniziare a sperimentare la nuova attrezzatura, e un atto d’amore verso il territorio. Grazie al generoso impegno dei produttori, in un’assolata mattinata di settembre, raccolti dagli studenti e dai titolari delle aziende, sono pervenuti 16 quintali di uve profumatissime che hanno iniziato il loro percorso verso la “beatificazione”. Quasi un anno scolastico di impegno costante di studio, “dissertazioni filosofiche” e di sottile  lavoro per garantire un sereno confronto senza penalizzare le varie tendenze ideologiche che sappiamo con il vino sono sempre a galla! Finalmente il gran giorno! Quello dell’assaggio e quindi quello del giudizio.

Il programma della mattinata prevedeva saluti di rito e interventi appropriati, che nelle intenzioni degli organizzatori volevano trasmettere agli studenti l’importanza dell’impegno e la necessità di non trascurare mai nessun dettaglio. In realtà, la tensione inevitabile per l’arrivo degli ospiti, si è stemperata fin dalle prime battute,  quando la passione di chi è chiamato a raccontare e a raccontarsi diventa travolgente, come un torrente in piena.

E allora la differenza tra i ruoli, le esperienze, le competenze sfumano via e cambiano forma,  avvolgono e danno calore, fanno sentire a casa, danno la dimensione di aver imboccato la strada giusta e di aver trovato compagni di viaggio che non ti lasceranno solo. E’ qui che  la differenza generazionale si fonde e diventa alleanza, mutuo aiuto, energia nuova.

Già nell’etichetta, costruita ad hoc per questo evento, e  più mani, c’è il senso del lavoro: “Rosso comprensivo 2022. E’ comprensivo il territorio che produce, le persone che studiano, sognano, progettano, lavorano dando vita ad una comunità che poi lo sceglie e lo apprezza”.

Il momento più bello è quello della degustazione del calice, in abbinamento a piccoli assaggi di eccellenze locali selezionate da Fiordiprato tra i prodotti dei piccoli coltivatori del territorio che del buono pulito e giusto fanno un atto di fede. Gli ospiti annuiscono, sorridono, si avvicinano e fanno i complimenti che non sono di rito, sono di appartenenza, di sostegno ad una scelta coraggiosa e dalle prospettive ampie. Il vino, ancora in fase di maturazione, è stato definito giovane e spigoloso, dalle promettenti aspettative.

Sono presenti le rappresentanze dei Sindaci del Territorio, delle Dirigenze Scolastiche, delle Aziende partner dell’IPAA in progetti di ricerca e sviluppo, come l’Icas di Baschi che sostiene una sperimentazione, nella serra annessa alla cantina, relativa alla fitotossicità dei fertilizzanti biologici, delle Associazioni culturali, come Trame di Comunità ed Ecomuseo, delle Associazioni di Categoria e degli Ordini professionali. Sono presenti anche i produttori, il Commissario Straordinario,  una rappresentanza delle famiglie,  i docenti e gli studenti che con orgoglio passano poi a presentare il loro lavoro in aula video, come si conviene ad una scuola competitiva che sa tenere in sinergia la tradizione e l’innovazione.

Dopo la presentazione dell’Unità di Apprendimento “School Winery”, l’annuncio del bando presso le scuole del territorio per la creazione di un’adeguata etichetta, la mattinata si conclude con la consegna degli attestati delle certificazioni guadagnate dagli studenti sul campo, attestati che spaziano tra le diverse competenze culturali e strumentali che offre il nostro Istituto (Lingua Inglese B2 , EIPASS, Patente mezzi agricoli, fitofarmaci, sicurezza).

E’ festa all’Ipaa di Fabro, ma è festa anche nel territorio che cresce e guarda al futuro da protagonista.