C’è un po’ del lavoro e dell’impegno del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto “A. Belli” in Turandot di Giacomo Puccini, opera inaugurale dell’Expo di Milano. Il capolavoro pucciniano prodotto dal Teatro alla Scala e diretto dal celebre maestro Riccardo Chailly per la regia di Nikolaus Lehnhoff, annovera nell’edizione milanese tra i protagonisti il giovane soprano Maria Agresta, nel ruolo di “Liù”.
Maria Agresta, tra le più affermate artiste liriche del momento a livello internazionale, è stata vincitrice pochi anni fa del Concorso del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto “A. Belli” e per tre edizioni è stata protagonista della Stagione Lirica Sperimentale di Spoleto e dell’Umbria. Ha ricoperto il ruolo di Rosina ne Il Barbiere di Siviglia al Teatro Nuovo di Spoleto e nei teatri umbri, oltre che nei tour giapponesi e in Qatar nel 2006, 2007 e 2008. Nel 2008 è stata Mimì ne La Bohème, opera prodotta in collaborazione con la Provincia di Perugia e quindi Leonora ne Il Trovatore di Verdi.
Nel cast anche il tenore Blagoj Nacoski nel ruolo di Pong che ha debuttato a Spoleto e poi nel tour giapponese del Lirico di Spoleto nel ruolo di Alfredo ne La Traviata nel 2004. La Turandot scaligera sarà trasmessa su Rai 5 venerdì 1 maggio a partire dalle ore 19,40 (anche diretta Rai Radio3). Viene riproposto il finale dell’opera incompiuta da Giacomo Puccini nella versione di Luciano Berio, con cui il Teatro Lirico Sperimentale ebbe l’onore di collaborare dal 1992 sino alla sua scomparsa nell’ambito del Concorso Orpheus e del Progetto Bach/Berio-L’arte della Fuga. Si tratta della prima esecuzione in forma scenica con questo finale. Berio lo compose nel 2001 riprendendo per la prima volta 23 dei 30 complessivi schizzi lasciati da Puccini. La prima assoluta fu diretta proprio da Riccardo Chailly nel 2002 al Festival delle Canarie.