Si terrà lunedì 22 giugno alla Cascina Triulzia dell’Expo a Milano una giornata dedicata alla città di Gubbio, in cui si metteranno in campo i punti di forza della strategia di promozione, turistica e culturale, legata al tema dell’alimentazione, come vuole l’esposizione mondiale.
Tutto ruota intorno all’intuizione di legare il più antico documento dell’età pre-romana, le sette Tavole in bronzo ai ‘precetti’ del buon vivere e del buon mangiare in armonia con la natura. In esse si trovano indicazioni di alimenti, cibi destinati ai riti del sacrificio ma anche alle cene sociali che concludevano le cerimonie. Da lì viene anche lo slogan utilizzato dalla città di Gubbio per Expo 2015: “sevakne”, che tradotto vuol dire “senza difetti”, di qualità pura ed eccelsa. Così doveva essere il cibo offerto, prezioso e gradito, durante i cerimoniali di lustrazione ed espiazione della città.
Oggi, anche la scienza nutrizionistica, con i suoi studi e ricerche, si impegna per fare di Gubbio un posto privilegiato dove assaporare le atmosfere in tutte le stagioni. Il programma di lunedì, reso possibile, come anche la presenza di Gubbio all’interno del padiglione dell’Anci, grazie al sostegno economico di GAL Alta Umbria, prevede l’esibizione del Gruppo Sbandieratori alle ore 13, poi la visita libera agli stand, mentre alle ore 18.30 ci sarà un incontro con la stampa per la presentazione tematica “Dalle Tavole alla Tavola”, per raccontare un cammino che parte dalle Tavole Eugubine e arriva ai nostri giorni.
Saranno presenti l’assessore Lorenzo Rughi, che coordinerà l’incontro, e il direttore sanitario USL Umbria 1 Diamante Pacchiarini, mentre l’assessore Augusto Ancillotti interverrà sul tema “A tavola con gli dei”, parlando delle indicazioni sul cibo presenti nelle Tavole; Guido Monacelli, dietologo, presidente del “Centro Studi Nutrizione Umana” e tutor scientifico del progetto “Città del ben…essere!!” interverrà sul tema “Nutrire il pianeta? Vieni a Gubbio per ‘assaporare’ le soluzioni”, illustrando anche i risultati ventennali delle ricerche condotte con l’impiego del sale iodato che a Gubbio ha sconfitto il ‘gozzo tiroideo’, una malattia diffusa in tutto il pianeta.