Ad una manciata di giorni dalle elezioni comunali di Terni irrompono nella scena politica cittadina le memorie dell’ex vicesindaco Andrea Giuli, “silurato” dal primo cittadino Leonardo Latini e dalla politica locale due anni fa. Giuli, giornalista prestato alla politica, ha infatti voluto raccontare la sua esperienza politica in un libro, che nel giro di pochi giorni ha fatto il tutto esaurito nelle librerie della città, tanto che dovrà essere ristampato prima ancora della presentazione ufficiale, che si terrà sabato 13 maggio, ad un giorno dalle amministrative che decreteranno il nuovo sindaco di Terni.
“Memorie di un vicesindaco breve” è l’ironico titolo del volume, che reca l’ancor più ironico sottotitolo: “Piccolo manuale di NON sopravvivenza” (Intermedia edizioni). “Avete mai provato a fare il vicesindaco e l’assessore di una media città di provincia e a farvi buttare fuori dalla Giunta comunale, pur avendo fatto e realizzato, progettato e innovato, pestato i piedi, esserseli fatti pestare, avere suscitato apprezzamenti e qualche delusione? Ecco, io ci sono riuscito. E non era facile” spiega Andrea Giuli. Che però evidenzia anche una circolarità in quello che gli è successo: è accaduto a lui, infatti, ed ora è accaduto anche al primo cittadino uscente, Leonardo Latini, che, come noto, non è stato ricandidato.
“Non pensavo che avrei scritto per davvero questo libro, ma alla fine l’ho finito” ci racconta l’ex vicesindaco, in carica dal 2018 al 2021. “Ho iniziato a scriverelo a caldo, in Sardegna a casa mia di fronte al mare, ho scritto di getto i primi capitoli poi mi sono fermato: non c’era ancora abbastanza distacco e per un anno non ho scritto una riga. Poi verso Natale dello scorso anno l’ho ripreso in mano: mi ero ‘disintossicato’ e l’ho finito in pochissimi mesi”.
Già in distribuzione da qualche giorno in città, “Memorie di un vicesindaco breve” è andato esaurito nel giro di tre giorni. Dal 12 maggio andrà in distribuzione a livello nazionale, mentre sabato 13 maggio, alle 17,30 al cenacolo San Marco di Terni, sarà ufficialmente presentato al pubblico. Oltre ad Andrea Giuli saranno presenti l’editore Claudio Lattanzi ed i giornalisti Vanna Ugolini ed Arnaldo Casali. Il libro, in realtà, non incide in alcun modo con la campagna elettorale in corso, parlando di esperienze pregresse, non essendo tra l’altro l’autore candidato come non lo è Latini. Tra l’altro in questi anni la Giunta ha visto continui cambi di poltrone e sono solo 4 (compreso il primo cittadino) i membri rimasti invariati dal 2018 ad oggi.
“Non è un libro di vendetta o di rivalsa, non c’è rancore né livore: racconto un’esperienza. E’ una testimonianza, un lascito, un ‘affresco’” evidenzia Giuli. Che rivendica anche il suo operato nei tre anni in cui è stato vicesindaco, il valore delle sue azioni: “rivendico il valore, nel bene e nel male, di un’esperienza di un tecnico, di un esterno che si ritrova catapultato nel mondo della politica”. Racconta anche vari aneddoti, retroscena, altarini, tratteggia alcuni suoi ex colleghi di Giunta, alcuni con nome e cognome, altri con soprannomi. Racconta anche di come il potere può distruggere amicizie. Ma parla anche di una città con considerazioni di tipo politico come pure antropologico. E probabilmente non mancherà di far parlare di sé.