Ex prete accusato di violenza sessuale ai danni di migranti ospiti di una struttura. In aula i racconti delle presunte vittime
È accusato di violenza sessuale e tentativo di violenza l’ex prete Luca Galleschi. Oggi, primo marzo, davanti al tribunale di Terni, si è svolta la seconda udienza del processo a suo carico che lo vede imputato perché avrebbe avanzato molestie ai danni di alcuni giovani migranti, ospiti di una struttura di Orvieto. Nell’ambito del dibattimento è stato ascoltato uno dei ragazzi che sarebbe stato vittima delle attenzioni a sfondo sessuale dell’ex don che, all’epoca dei fatti, operava nella struttura di accoglienza. Il giovane ha confermato davanti al collegio, presieduto dal giudice Simona Tordelli (a latere Chiara Mastracchio e Francesca Grotteria), la versione già fornita agli inquirenti in fase di indagine, ripercorrendo le molestie che avrebbe ricevuto. Un altro dei giovani che accusa l’ex prete Luca Galleschi verrà ascoltato il prossimo 28 marzo, nell’ambito di un ulteriore udienza.
L’avvocato dell’ex prete Galleschi “Fatti mai avvenuti”
Il legale difensore dell’ex prete Luca Galleschi, l’avvocato Emilio Festa, contattato telefonicamente da To, ha commentato l’esito dell’udienza, sostenendo che “Questi fatti non sono mai avvenuti. Sono frutto di equivoci e ritorsioni da parte di chi pensava di non dover sottostare a certe regole”. In aula, durante l’udienza di questa mattina, c’era anche Luca Galleschi che si ritiene comunque estraneo a tutte le accuse.
Ex prete accusato di violenza sessuale
Secondo quanto ricostruito dagli agenti della Polizia di Stato, Luca Galleschi, dopo essere stato allontanato dalla Chiesta e ridotto allo stato laicale nel 2014, avrebbe continuato a spacciarsi per prete, lavorando in una struttura per migranti della zona di Orvieto. Proprio qui sarebbero avvenuti gli episodi di molestie ai danni dei giovani ospiti della struttura, dai quali avrebbe preteso prestazioni sessuali.
Guai con la giustizia
L’uomo già in passato è stato accusato di aver continuato ad esercitare lo stato sacerdotale, nonostante anche le diffide di alcune Diocesi, per azioni illecite. Galleschi era già conosciuto per fatti di cronaca, infatti, nel 2015, era finito sotto processo per circonvenzione di incapace, patteggiando la pena ad un anno e mezzo di reclusione. Poi un’altra inchiesta relativa ad un presunto caso di prostituzione minorile.
Minacce con pistola in cambio di prestazioni sessuali
Nel 2021 gli uomini della Polizia di Stato hanno raccolto la drammatica confessione di un migrante ospite della struttura dove operava Don Luca. Secondo quanto confessato agli inquirenti, infatti, sarebbe stato più volte molestato e minacciato con una pistola. Dopo aver rifiutato le richieste di rapporti sessuali e non aver ceduto alle minacce il migrante sarebbe stato oggetto della vendetta di Galleschi che lo avrebbe fatto allontanare dalla struttura per ritorsione.