Sembrano aver cominciato a lavorare col giusto piglio i commissari incaricati dal tribunale di Spoleto dell’amministrazione straordinaria delle aziende Ims e Isotta Fraschini. La loro presenza in fabbrica è assidua e i colloqui con le istituzioni costanti. L’ultimo di una certa rilevanza è quello avuto con i vertici della Banca Popolare, da cui è emersa una disponibilità di massima ad anticipare per l’80% il pagamento delle tre mensilità di stipendio arretrate (aprile, maggio e giugno). Una notizia che i lavoratori hanno accolto con entusiasmo, anche se sarà necessario aprire nuovi conti correnti, a interessi bassissimi, sui quali far accreditare le somme.
Ammortizzatori sociali – L’anticipo degli stipendi, è utile ricordarlo, dovrebbe riguardare solo i lavoratori che negli ultimi mesi non sono stati in cassa integrazione. Agli altri i commissari sperano di poter comunicare novità positive già domani, dopo l’incontro al Ministero per lo Sviluppo Economico in cui si dovrebbero definire le tipologie di ammortizzatori sociali da mettere a disposizione delle maestranze da giugno in poi.
Senza gas e luce – La fase, inutile stare a sottolinearlo, è delicatissima. Lunedì è arrivato anche il distacco del gas per le due aziende, che segue di poco quello della corrente elettrica. Ecco perché c’è l’urgenza, oltre che di interloquire con le istituzioni, anche di ridare liquidità ai due poli produttivi per farli ripartire. I commissari hanno annunciato l’apertura di due nuovi conti correnti, uno per Ims e uno per Isotta, in cui sperano di far confluire in tempi celeri risorse derivanti dalla vendita del materiale in giacenza in magazzino. Poi verrà dato il via a tutta una serie di operazioni tese a razionalizzare i costi, a partire dal reperimento di nuovi fornitori di energia elettrica e gas a prezzi competitivi.
In consiglio regionale – La situazione della ex Pozzi sarà inoltre al primo punto nell’odg del prossimo consiglio regionale. La mozione Cintioli-Zaffini avrebbe dovuto essere discussa già nella seduta di ieri, ma non c’è stato il tempo. Per questo sarà affrontata all’inizio della prossima seduta. Soddisfatto il consigliere PD Giancarlo Cintioli, che vuole vedere chiaro su una situazione a suo dire “opaca, sulla quale i vertici dell’azienda, per altro oggi decapitata, non hanno saputo fare chiarezza: una situazione che merita di essere verificata per capire se possano essere attivate le procedure previste dalla c.d Legge “Prodi bis”.
Riproduzione riservata ©