Almeno un investitore pronto a salvare la ex Pozzi. È la novità emersa dal summit di questo pomeriggio in Regione che ha visto la presenza del commissario straordinario del polo metallurgico spoletino, l’avvocato Franceschini, del dirigente della Regione Umbria Luigi Rossetti, dell’assessore Gianmarco Profili per il Comune di Spoleto e delle organizzazioni sindacali.
Cassa integrazione straordinaria – In primis è stata annunciata la firma, al ministero dello Sviluppo economico, della cassa integrazione straordinaria relativa alla Industrie metallurgiche Spoleto per il periodo luglio 2015-luglio 2016. Mentre per la Isotta Fraschini la cigs era stata firmata già da tempo, per la Ims questo non era ancora avvenuto, tanto che se gli operai hanno potuto avere un po’ di liquidità lo hanno fatto grazie all’anticipazione da parte delle banche, l’operazione sostenuta finanziariamente anche dal Comune di Spoleto.
Le prospettive – Durante l’incontro, poi, Franceschini ha annunciato che entro un mese verranno costituite le due “data room” relative sia al comparto dell’alluminio che della ghisa per raccogliere le offerte pervenute finora da acquirenti interessati sia al sito di Spoleto che alla sede di Dongo di Isotta Fraschini. Entro gennaio, in particolare, il tribunale di Spoleto dovrebbe pubblicare il bando per la vendita proprio del comparto dell’alluminio, con le strade di Spoleto e Dongo che a questo punto si potrebbero finalmente dividere. Soltanto successivamente, presumibilmente in primavera, verrà emesso il bando anche per la Ims.
Gli interessati – Diversi comunque sembrerebbero essere gli imprenditori interessati a rilanciare il polo metallurgico di Santo Chiodo, anche se soltanto con l’emissione dei bandi si potrà capire l’effettiva concretezza delle offerte. La Regione, attraverso il dirigente (assenti invece rappresentanti politici), ha confermato l’impegno a sostenere finanziariamente eventuali investitori, anche attraendo fondi nazionali, purché si tratti di imprenditori seri.
La sorpresa – Un incontro che è parso piuttosto positivo alle organizzazioni sindacali ed Rsu. Che non si aspettavano all’uscita di venire avvicinati dal delegato di un gruppo interessato ad acquisire la ex Pozzi. Un’azienda su cui viene tenuto il massimo riserbo, ma che sarebbe italiana e del settore. Un incontro inaspettato che ha dato ancora più speranza a sindacati e lavoratori.