Categorie: Economia & Lavoro Spoleto

Ex Pozzi, pioggia non ferma il presidio / In 150 sotto tribunale “Difendere l'occupazione” / vd e ft

Jacopo Brugalossi

Non è bastata la pioggia a fermare i circa 150 lavoratori della aziende Ims e Isotta Fraschini di Spoleto che oggi si sono raccolti in presidio sotto il tribunale. Una manifestazione che, per loro stessa ammissione, aveva lo scopo di innalzare il livello di attenzione delle istituzioni e della politica locale e regionale sulla loro situazione, dopo che per ben due volte i rappresentanti sindacali si sono rifiutati di mettere la firma sull’accordo proposto dal Gruppo Casti che con il passaggio verso due nuove aziende avrebbe fatto venir meno gran parte dei diritti fin qui acquisiti. Il presidio, sorvegliato da vicino dagli uomini del locale commissariato, agli ordini del dottor Claudio Giugliano, si è svolto all’insegna delle più assolute civiltà e tranquillità.

A colloquio col giudice – Una delegazione di lavoratori è stata ricevuta del giudice fallimentare Roberto Laudenzi e dalla presidente del tribunale Emilia Bellina, che li hanno esortati a far valere i propri diritti fino in fondo. Nessuna novità invece per quanto riguarda la nuova proposta di concordato che il Gruppo Casti dovrebbe consegnare sul tavolo del giudice, senza la quale né Laudenzi né i commissari straordinari (presente oggi solo quello della Ims Marco Silvestrini) possono fornire rassicurazioni sul futuro agli operai.

Arriva la Marini – Tuttavia, hanno riferito alcuni delegati Rsu all’uscita dal confronto, la sensazione è che oggi, almeno in parte, l’obiettivo sia stato raggiunto. Già questo pomeriggio incontreranno a Foligno l’assessore regionale allo sviluppo economico Vincenzo Riommi, mentre mercoledì prossimo sarà la governatrice Caiutsica Marini a venire a Spoleto per parlare con le tute blu. Che la politica locale torni ad interessarsi da vicino alle vicende della ex Pozzi (complice anche, forse, il periodo pre-elettorale) lo dimostra anche la presenza del candidato sindaco del Pd Dante Andrea Rossi al presidio odierno, oltre ad alcuni consiglieri comunali e diversi esponenti di Rifondazione Comunista.

L'appello del vescovo – Ieri era stato l’arcivescovo Renato Boccardo a lanciare un appello di solidarietà ai lavoratori, citando papa Francesco: “Defraudare gli operai con il mancato pagamento del giusto salario, la negazione dei fondamentali diritti sanciti dalla Costituzione, l'ipotecare il loro futuro, è uno dei peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio. La Chiesa non può tacere di fronte ad un concetto di economia dell'esclusione e dell'inequità. Questa economia uccide. Bisogna ripetere che i più favoriti devono rinunciare ad alcuni dei loro diritti per mettere con maggiore liberalità i loro beni al servizio degli altri”. E ancora: “In questo momento drammatico non agli operai deve essere chiesto di rinunciare ai propri diritti; è necessario piuttosto che vengano messi in campo i profitti di questi anni senza gravare di ulteriori sacrifici chi non ha colpa della disastrosa situazione, perché non condividere i propri beni con i poveri significa derubarli e privarli della vita”.

Difesa dell'occupazione – Stamani è stato invece il turno del consigliere regionale Franco Zaffini (FdI-An), che ha sottolineato l’urgenza di un “intervento deciso da parte delle Istituzioni per salvaguardare una realtà economica ed occupazionale importante”, rimarcando che l'area industriale dello spoletino è da tempo abbandonata a se stessa. I lavoratori, oggi, lo ha ribadito a gran voce: “chiediamo che venga difesa a tutti i costi l'occupazione, il diritto più importante di tutti in questo periodi di crisi”.

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