Categorie: Economia & Lavoro Spoleto

Ex Pozzi, alluminio torna a produrre / Tempi più lunghi per la ghisa

Il lavoro dei commissari straordinari alla ex Pozzi di Spoleto comincia a dare i primi frutti. Il comparto dell’alluminio (Isotta Fraschini) è stato infatti riattivato, e la produzione rimessa in moto. Una boccata di ossigeno sia per i lavoratori – sarebbero una sessantina quelli già tornati al lavoro – che per le possibilità di sopravvivenza della stessa azienda, che potrà ricominciare ad evadere le commesse di importanti clienti, primo tra tutti la Fiat, che non l’hanno ‘abbandonata’ nonostante lo stallo di produzione si sia protratto per mesi. Più nebuloso il futuro del comparto ghisa (Ims), dove i tempi di riattivazione dei forni sono più lunghi e laboriosi e, nonostante sia stato stipulato un nuovo contratto per la fornitura dell’energia elettrica, non è possibile fare delle previsioni esatte sui tempi di ripresa.

Manager Casti – Proprio per sovrintendere alla ripresa della produzione, ad inizio settimana hanno fatto capolino negli stabilimenti di Santo Chiodo alcuni manager del Gruppo Casti, che meglio di chiunque altro conoscono la situazione dell’azienda. Una scelta, quella fatta dai commissari, che non ha incontrato il favore dei lavoratori, poco inclini a ‘riaffidare le loro sorti’ al vecchio management.

Fondo di garanzia – Ma i problemi più immediati delle tute blu hanno un altro nome e si chiamano stipendi arretrati. Le mensilità di aprile, maggio e giugno sono ancora bloccate e non sembrano esserci grosse novità sul fondo di garanzia che la giunta aveva pensato di istituire nell’ultima riunione. Presumibilmente sono ancora in corso le necessarie verifiche finanziarie per capire se questa sia un’operazione fattibile. A quanto dichiarato nelle ultime commissioni consiliari dall’assessore Pula infatti, i riscontri sul bilancio effettuati fino ad ora non consentono di avere una visione definita del disavanzo.

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