Anche se annunciato da tempo, l’avvio delle attività propedeutiche per i lavori di riqualificazione dell’area ex Palazzetti-Margaritelli a Ponte San Giovanni sono stati salutati con grande soddisfazione dalla popolazione che vive all’ombra di quell’opera incompiuta.
Sottoscritta l’autorizzazione in favore della ditta assegnataria, la Sea (società Edile Appalti) Spa di Marsciano, allo svolgimento di opere di messa in sicurezza e pulizia del cantiere, compreso lo smontaggio dei ponteggi che verranno restituiti al proprietario.
L’operazione si è resa necessaria, nelle more della stipula del contratto di appalto che avverrà il prossimo 4 gennaio 2024, al fine di poter preparare il cantiere in vista dell’avvio dei lavori previsto per fine gennaio, inizio febbraio.
Presenti all’incontro il sindaco Andrea Romizi, l’assessore all’urbanistica Margherita Scoccia, il presidente di Sea Claudio Umbrico, il responsabile tecnico dell’azienda, il direttore dei lavori Arch. Marco Larini, il coordinatore della sicurezza Ing. Fioroni, il rup del procedimento Marco Barola.
L’intervento rientra nell’ambito del cosiddetto Pinqua (Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare) ammesso a finanziamento dal ministero delle Infrastrutture e Trasporti) per un importo complessivo di circa 30 milioni di euro, poi confluito nel PNRR.
Il progetto in oggetto, che rientra nel cosiddetto Pinqua 1 (PS5G), prevede il recupero (soggetto attuatore Ater Umbria) dell’intero complesso immobiliare abbandonato di Ponte San Giovanni (ex Palazzetti Margaritelli) di circa 26.000 mq, per trasformarlo, in senso radicale, da ecomostro ad ecoquartiere. L’intervento consiste, infatti, in una serie di demolizioni preliminari, sia parziali che integrali (totale nel caso dell’edificio lungo via Adriatica, di cui l’impronta a terra viene restituita come area verde e parziali per tutti gli altri edifici) con significativa riduzione della cubatura esistente.
Al termine, negli immobili e negli spazi riqualificati, vi saranno condomini residenziali, attività commerciali (piano terra), strutture per attività sociali (un asilo nido ed un centro per anziani), ampie aree pedonali, piste ciclabili.