“Sul vecchio ospedale di Città di Castello siamo giunti ad un buon punto. Penso che si possa arrivare velocemente ad un accordo di programma con le risorse stanziate dal Commissario Straordinario del Governo per il sisma, quelle messe a disposizione dal Comune tifernate con il “Lascito Mariani” e l’impegno dell’azienda sanitaria locale. Risorse significative per riqualificare in maniera pressoché totale l’immobile. Credo che in autunno potremo dare seguito all’accordo di programma, preceduto da una pre-intesa ed ovviamente un passaggio in Consiglio regionale dando attuazione a quello che era stato deciso nella Prima Commissione”. E’ quanto dichiarato questa mattina dall’assessore regionale alle Risorse Patrimoniali Antonio Bartolini, presente a Città di Castello ad un incontro con il sindaco Luciano Bacchetta e gli assessori Michele Bettarelli e Rossella Cestini.
“Voglio ringraziare l’assessore regionale Bartolini per l’interesse fattivo e la vicinanza che ha dimostrato in questi anni – ha precisato Bacchetta – in particolare per la nota vicenda della riqualificazione del vecchio ospedale, struttura di proprietà regionale, in stato di abbandono dal lontano 2000. Siamo ormai giunti ad un passo significativo, decisivo, con la sottoscrizione dell’accordo di programma che sancirà la messa a disposizione di una serie di risorse importanti, da Regione, Asl e Comune, che ci consentiranno di realizzare un primo intervento per riportare all’interno della struttura del vecchio ospedale i servizi territoriali dell’Asl e realizzare la cosiddetta Città della salute, progetto annunciato da tempo”.
Proprio lo scorso mese di gennaio l’assemblea legislativa aveva approvato una mozione proposta dalla Prima Commissione che impegnava la Giunta regionale a definire e sottoscrivere un accordo di programma con il Comune di Città di Castello e l’Asl Umbria 1, finalizzato a reperire le risorse necessarie alla riqualificazione della struttura dell’ex ospedale, adeguando il piano terra e realizzandovi una ‘Città della salute’ che accorpi i servizi sanitari e sociali del distretto. L’atto di indirizzo è il frutto delle audizioni organizzate dalla Commissione con gli assessori regionali, il sindaco tifernate e il direttore della Asl Umbria 1 sul futuro della struttura dell’ex ospedale di San Florido, antico edificio del ‘700, che da convento è stato convertito in struttura sanitaria.
La struttura si articola su tre piani e 8.500 metri quadrati ed è di proprietà della Regione Umbria. Il valore di stima ammonta ad oltre 4,5 milioni di euro e le gare indette per la sua alienazione sono andate deserte. Viene ipotizzato, come detto, un percorso di recupero dell’immobile che coinvolga Regione Umbria (in quanto proprietaria), Asl (che potrebbe spostarvi e riunificarvi servizi territoriali risparmiando 150mila euro all’anno di canoni di locazione) e Comune (che potrebbe contribuire con i 3milioni di euro del ‘Lascito Mariani’, vincolati a finalità legate alla salute e all’assistenza. A questo si aggiunge la disponibilità di circa 3milioni di euro derivanti dalle risorse per la ricostruzione post sisma).