Il futuro delle Officine Omc, ex Ogr, infuoca il dibattito politico. Dopo la seconda commissione finita tra i veleni, convocata dalla minoranza e con il presidente che non ha convocato i sindacati come richiesto, ieri la visita del senatore Pillon, accompagnato dal responsabile della Lega, Malaridotto.
Una mossa che non è piaciuta alla minoranza di centrosinistra, che torna ad attaccare. “Esponenti politici locali e nazionali della Lega – dicono Pd, Patto x Foligno e Foligno 2030 – si sono recati in pompa magna in visita alle Officine OMC di Foligno, guarda caso solo dopo il nostro comunicato stampa pubblicato dai media nei giorni scorsi. Un comunicato che ha riassunto oggettivamente i lavori della II Commissione Consiliare Permanente, convocata unicamente perché da noi richiesta ai sensi dell’articolo 10 comma 6 del Regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale. Se il futuro delle ex O.G.R. di Foligno dovesse dipendere dalla volontà politica degli esponenti locali della Lega, “campa cavallo“.
Il centrosinistra dice che “i salviniani folignati sono infatti talmente impegnati ad autocelebrarsi, che ignorano completamente le problematiche relative all’impianto situato nella nostra città ed alla necessità di investimenti per la manutenzione di nuovi modelli di treni. È sufficiente guardare la registrazione streaming della seduta, durante la quale non solo gli esponenti del Carroccio hanno manifestato la loro completa impreparazione su un tema talmente delicato e strategico per il nostro territorio, ma hanno ben pensato al contrario di criticare la convocazione durante le festività natalizie. Con la visita di ieri si é voluto pertanto solo correre ai ripari, nel solco della demagogia leghista. Comunque se basta un comunicato stampa pungente per scuotere gli animi leghisti a Foligno, vorrà dire che, nel solo interesse della nostra città, faremo tesoro di questa esperienza. Consigliamo quindi al senatore Pillon, volenteroso proconsole tuttofare in Umbria, di comprarsi un paio di scarpe da ginnastica, ne avrà bisogno per correre ancora in soccorso dei leghisti umbri“.