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Ex Novelli, venduto immobile all’asta | E si affittano mangimificio e comparto uova | Aggiornamento

Aggiornamento al 27.01.20 – E’ soltanto uno l’immobile venduto all’asta nell’ambito dell’ultima vendita giudiziaria indetta dai curatori fallimentari di Alimentitaliani. L’opificio industriale di via Curiel a San Giovanni di Baiano (Spoleto) non è infatti stato aggiudicato, al contrario di quanto compare sul portale internet ufficiale attraverso il quale è stata effettuata la procedura. “Purtroppo abbiamo avuto un bug nel portale di Real Estate Discount che stiamo sistemando, il quale fa risultare erroneamente il lotto come venduto” fanno sapere dal network di aste online IT Auction.

L’immobile di San Giovanni di Baiano, dunque, sarà con tutta probabilità al centro nei prossimi mesi di una nuova asta giudiziaria insieme agli altri lotti non venduti. L’unico lotto che è stato aggiudicato, quindi, è il capannone situato a Chiaravalle (nella foto).


Due immobili venduti all’asta dopo che due vendite giudiziarie in passato erano andate deserte ed altri tre stabili che invece non hanno ricevuto offerte. E’ questo l’esito della vendita indetta dai curatori fallimentari di Alimentitaliani (che aveva acquisito le società dell’ex Gruppo Novelli) e che si è tenuta ieri, 24 gennaio 2020.

Due immobili venduti, per altri 3 si profila nuova asta

L’asta riguardava 5 lotti di proprietà appunto di Alimentitaliani, società dichiarata fallita dal Tribunale di Castrovillari due anni fa.

Il primo lotto in vendita è un “opificio industriale con impianti e attrezzature” a Cisterna di Latina, con base d’asta di 1.474.971 euro. L’asta in questo caso è andata deserta.

Ad essere stato aggiudicato, invece, un fabbricato a Spoleto, in via Curiel a San Giovanni di Baiano (nella foto). Si tratta di un “opificio industriale con impianti e attrezzature”. La base d’asta era di 576.258 euro ma non è noto al momento a quanto è stata aggiudicata la vendita né a chi sia andata.

Altro lotto venduto è il numero 5, una porzione di capannone adibito a magazzino nel Comune di Chiaravalle (Ancona). Qui la base d’asta era di 113.658 euro.

Asta deserta invece per i lotti 3 e 4. Nel primo caso si parla del complesso direzionale di Terni, in via del Commercio. La base d’asta era di 1.820.483 euro. L’ultimo immobile invece è un “complesso produttivo e commerciale con corte” a Roma, in via Collatina; l’asta partiva da 3.407.694 euro.

Per i tre lotti non venduti, quindi, si profila una quarta asta in futuro da parte dei curatori fallimentari di Alimentitaliani Fernando Caldiero e Michele Castellano.

Gara di affitto per mangimificio e comparto uova

Intanto sempre il Tribunale di Castrovillari ha indetto un altro avviso pubblico, in questo caso per l’affidamento di affitto di ramo di azienda per il mangimificio ed il comparto uova. Il giudice delegato è la dottoressa Giuliana Gaudiano e le offerte vanno presentate entro il 7 febbraio.

“Il ramo di azienda oggetto della presente procedura (di seguito, il Ramo di Azienda) è costituito dall’accorpamento di due Rami di Azienda tra loro complementari: il ramo d’azienda “Mangimificio” (Business Unit 1 ovvero Business Unit “Mangimificio” “Uova”) e il Ramo d’azienda “Uova” (Business Unit 2 ovvero Business Unit “Uova”)” viene spiegato nel bando pubblico.

Interessati 46 lavoratori tra Amelia, Spoleto e Terni

Per quanto riguarda la Business unit 1 (mangimificio ed uova), si tratta del mangimificio di Amelia e viene interessato 1 solo lavoratore. Per quanto riguarda invece la Business unit 2 (uova), il ramo d’azienda è quello esercitato a Spoleto, “avente ad oggetto l’attività produttiva consistente nella raccolta, selezione e commercializzazione di uova fresche (marchio Ovito) e nella trasformazione di uova in ovoprodotti e relativa commercializzazione”. I dipendenti interessati sono 45, compresi gli addetti alle attività amministrative che vengono svolte nella sede di Terni.

Il canone mensile per tutte e due le business unit è di 17.600 euro oltre alle imposte. Il bando prevede un contratto della durata di 3 anni ed è prevista una fideiussione bancaria di almeno 975mila euro. E’ previsto anche l’obbligo di stipulare delle polizze assicurative per dipendenti e strutture.

Aggiudicazione il 12 febbraio

I Curatori svolgeranno la procedura di aggiudicazione e l’eventuale gara tra gli offerenti il giorno 12 febbraio 2020, alle ore 15.00 nell’aula di udienza del Tribunale di Castrovillari, alla presenza del Giudice Delegato stesso e degli offerenti, i quali potranno partecipare anche a mezzo procuratore speciale munito di procura notarile.

Cliccando qui è possibile consultare il bando integrale.