Cronaca

Ex Novelli-Alimentitaliani, respinto concordato | Incubo fallimento per 500 lavoratori

Aggiornamento ore 18.00 – La gravità della situazione ha spinto i due parlamentari del Pd, Marina Sereni e Gianluca Rossi, ad attivarsi immediatamente per avere un incontro urgente con il viceministro Teresa Bellanova, richiesta che, come sottolineano i due parlamentari, è stata accolta dal Mise: “Dopo la sentenza del Tribunale di Castrovillari – scrivono in una nota congiunta – che ha respinto la proposta di concordato avanzata dalla società Alimentitaliani in merito alla situazione della Ex Novelli, non possiamo che esprimere preoccupazione per il futuro dell’azienda e dei lavoratori. Abbiamo perciò contattato la Vice Ministra Teresa Bellanova – che ha seguito la vicenda sin dall’inizio – la quale ci ha assicurato la volontà di acquisire rapidamente tutti gli elementi legali necessari per poter convocare un incontro presso il Mise”.


Proposta di concordato in continuità respinta, il Tribunale di Castrovillari ha respinto la documentazione formalizzata lo scorso 28 luglio da Alimentitaliani dopo l’acquisizione del Gruppo Novelli. La decisione, con data 26 settembre e depositata in cancelleria il 27, apre uno scenario drammatico per i circa 500 lavoratori dell’azienda, visto che il prossimo passo dovrebbe essere quello dell’apertura all’iter burocratico del fallimento, con data calendarizzata dal Tribunale già al 17 ottobre.

In sostanza, il tribunale di Castrovillari ritiene che non siano soddisfatti i criteri necessari né per il piano industriale troppo lungo (22 anni) in termini di tempo, né sulle modalità indicato per il saldo dei creditori.

I sindacati, tramite una nota congiunta, si sono attivati per chiedere un incontro urgente al Mise con il viceministro Teresa Bellanova e chiedono alle istituzioni locali di intervenire immediatamente sulla questione. “Confidiamo quanto prima di avere risposte, in caso contrario il sindacato metterà in campo tutte le azioni a tutela dei lavoratori e delle lavoratrici” – fanno sapere Fai, Flai e Uila, le sigle di settore dei sindacati confederati”.

Il viceministro Bellanova firma il concordato

La situazione è paradossale, visto che lo stesso Mise, sotto la sua egida, aveva seguito passo passo tutta la vicenda della trattativa che aveva portato al concordato depositato il 18 luglio.

“Bisogna capire le intenzioni di Alimentitaliani – commenta a TO il capogruppo del Pd Andrea Cavicchiolicome intendano pagare i debiti e come agire, qualora vogliano seguire altre strade. Con il Tribunale di Terni che ha già dichiarato il fallimento per il Gruppo Novelli, la situazione è piuttosto complessa, per questo auspico che le istituzioni locali e il Mise si attivino subito per intervenire”.

“Ora ci chiediamo sostengono ancora i sindacati dopo aver fatto ulteriori sacrifici che hanno portato alla chiusura dello stabilimento di Cisterna di Latina, la razionalizzazione del personale impiegatizio (tuttora in Cigs), il blocco delle produzioni nel sito di Muggiò, nonché il taglio degli scatti d’anzianità per tutto il personale dipendente, dove sono finiti gli impegni sottoscritti lo scorso 13 Aprile presso il Ministero dello Sviluppo Economico? L’accordo prevedeva un rilancio del Gruppo attraverso una mole di investimenti pari a 30 Milioni di Euro (17 per la divisione Uova e 13 per la divisione Pane). Alla prova dei fatti il gruppo IGreco ha preteso il taglio del personale ma non ha rispettato gli impegni sugli investimenti per il rilancio del Gruppo, che tuttora continua a perdere volumi e fatturato”.

Incubo Fallimento – “Sarebbe opportuno che si facessero da parte – si legge ancora nella nota – per lavorare subito ad una nuova ipotesi imprenditoriale che possa salvare uno dei principali gruppi dell’agroalimentare italiano, garantire il futuro occupazionale di cinquecento persone (e relative famiglie), nonché evitare l’ormai probabile fallimento essendo fissato dal Tribunale di Castrovillari l’udienza prefallimentare per il prossimo 17 Ottobre. Le Segreterie nazionali chiederanno un incontro urgente al vice ministro Teresa Bellanova, mentre le segreterie territoriali si attiveranno immediatamente per confrontarsi con le istituzioni locali. Confidiamo quanto prima di avere risposte, in caso contrario il sindacato metterà in campo tutte le azioni a tutela dei lavoratori e delle lavoratrici”.