“Siamo costretti ancora una volta a denunciare la mancanza di sensibilità degli organi preposti alla gestione degli emolumenti a favore dei dipendenti della J.P. e della ex A. Merloni”. Così in una nota Luciano Recchioni, operaio Jp e membro della segreteria Fiom Cgil di Perugia. “Da tempo infatti – spiega il sindacalista – non abbiamo più notizie dei famosi 80 euro di Renzi: dei 664 euro che spettavano ai lavoratori J.P. entro fine 2014, ne sono arrivati soltanto 479 e nel cercare di capire il perché, ci siamo trovati di fronte a un gioco del rimpallo di responsabilità tra l’Inps regionale e quello nazionale, con il risultato che a febbraio 2015 non sappiamo ancora come stanno le cose”.
Al contempo, la Fiom denuncia “la grottesca vicenda dei 10 euro del mese di dicembre che i lavoratori ex Merloni in mobilità si sono visti recapitare”. “Dopo vari incontri e indicazioni su come intervenire per evitare che nel mese di gennaio accadesse la stessa cosa – prosegue Recchioni – praticamente nulla è successo, l’Inps ha proceduto al recupero del conguaglio per l’anno 2014 senza tenere in considerazione la domanda fatta da diversi lavoratori per le detrazioni. Il risultato stavolta non sarà una busta paga da 10 euro, ma difficilmente si supereranno i 300, con i lavoratori che certamente non faranno i salti di gioia”.
“La grave crisi che da anni ormai perdura e la mancanza di lavoro stanno creando forte malessere e se a tutto questo si aggiunge il fardello della burocrazia (anche sul pagamento della cassa integrazione per i dipendenti JP ci sono forti ritardi) allora la situazione rischia di degenerare. Crediamo che il governo debba intervenire concretamente anche e sopratutto su questi aspetti, ovvero – conclude Recchioni – sulla quotidianità della vita dei lavoratori e delle loro famiglie, che versano le tasse e meritano risposte”.