Nessun accordo raggiunto ancora, dopo il confronto avviato un anno fa, tra i curatori fallimentari di Gruppo Novelli da una parte e Alimentitaliani dall’altra. Ma ora il tempo stringe ed una sorta di ultimatum è arrivato oggi dal custode giudiziario di Fattorie Novelli, azienda che insieme a Cantine e Bioagricola è oggetto di ben 3 sequestri da parte di due diversi tribunali: Terni e Castrovillari.
Sulla complessissima vicenda delle aziende un tempo sotto il controllo del Gruppo Novelli, vendute a fine del 2016 al costo simbolico di 1 euro all’azienda Alimentitaliani, dichiarata fallita appena un anno dopo, non si registrano novità di rilievo, se non una sorta di ultimatum dato dal custode delle Fattorie Novelli, l’avvocato Celestino: se entro tre settimane le due curatele fallimentari – al centro di un contenzioso civile davanti al tribunale di Terni proposto dal curatore fallimentare del Gruppo Novelli, Marco Bartolini – non troveranno un’intesa, per le Fattorie si percorrerà una strada indipendente rispetto agli altri rami d’azienda.
A rivelarlo sono le organizzazioni sindacali Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil Umbria che oggi, insieme alle Rsu, hanno incontrato a Terni, nella sede di Alimentitaliani, il curatore fallimentare di quest’ultima, Fernando Caldiero, e l’avvocato Celestino.
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“Nonostante sia stato comunicato un esercizio provvisorio in attivo e la volontà da parte delle curatele di giungere velocemente ad un accordo, tanto sbandierato nei precedenti incontri, – evidenziano i sindacati di categoria – ancora ad oggi non si è perfezionato il documento di sintesi. Chiediamo quindi un repentino e definitivo raggiungimento dell’accordo. Trovarlo, consentirebbe il riesame dello sblocco dei sequestri delle quote delle Fattorie Novelli e al tempo stesso la possibilità di addivenire ad un bando di vendita che tenga conto di tutta la filiera uova”.
“Il custode delle Fattorie Novelli, avv. Celestino, – rivelano Flai, Fai e Uila – ha invitato le due curatele a trovare una soluzione entro il 15 luglio prossimo, in caso contrario esaminerà ulteriori strade per la messa in sicurezza delle Fattorie, garantendo e ribadendo il mantenimento degli attuali livelli occupazionali. Fai Flai e Uila ribadiscono con forza la volontà di essere coinvolte, una volta risolte le situazioni giudiziarie, nella preparazione del bando di vendita, in modo che la migliore offerta economica non sia l’unico criterio di scelta, ma si tenga conto di un piano industriale serio, che garantisca la piena occupazione, visti i molti sacrifici affrontati dai lavoratori”.