A Umbertide, ormai, il complesso residenziale dell’ex Fornace è sinonimo di polemica. Anche nell’ultima seduta del Consiglio Comunale, infatti, l’argomento è tornato ad infuocare gli scranni dell’assise, soprattutto quelli del Movimento 5 Stelle locale.
I pentastellati, innanzitutto, hanno fatto notare l’ingiustificato ritardo nel discutere il loro ordine del giorno relativo al complesso residenziale “La Fornace”, presentato il 2 marzo scorso e preso in considerazione solo a fine settembre. Nel testo dell’odg, poi bocciato dalla maggioranza, si chiedeva un impegno concreto da parte di tutta l’Amministrazione ad iniziare un percorso di recupero di questa zona e, nello specifico, di “attivare tutte le procedure possibili per destinare tale immobile a canone sociale per famiglie ed attività” qualora, al termine del piano attuativo, la società che detiene la proprietà degli immobili della ex fornace non avesse completato la struttura.
“Il PD è riuscito a votare contro se stesso – hanno dichiarato i pentastellati – La nostra proposta è stata bocciata dalla maggioranza, nonostante il suo contenuto si rifacesse al programma elettorale sottoscritto dall’intera coalizione del centro-sinistra umbertidese nelle passate amministrative. Non capiamo come riescano a votare contro ad un provvedimento che era stato messo persino nel loro programma elettorale. Un voto favorevole sarebbe stato un messaggio forte della nostra Amministrazione verso la situazione in cui langue l’intero complesso ed avrebbe messo in chiaro sull’utilizzo che si vuole fare di quella struttura“.
“Di recente – ha conlcuso il M5S – vi è stata anche l’apertura di un bando d’asta per la vendita di tre unità abitative del complesso, situazione che potrebbe portare a possibili tentativi di speculazione“.
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