Assisi

Ex Fonderie Tacconi, incontro comitato-giunta: “Problemi invariati”

Si è svolto un incontro nella sede comunale, a Santa Maria degli Angeli, convocato dall’amministrazione con il Comitato di via Protomartiri Francescani, presente anche l’Usl Umbria 1, per fare il punto della situazione, stante il disagio lamentato dalla popolazione residente nella zona a causa delle problematiche olfattive e delle polveri emanate dalle ex fonderie Tacconi. Il Comitato di via Protomartiri Francescani, nel riconoscere l’impegno dell’amministrazione comunale, sta valutando ulteriori passi legali da portare avanti nei confronti delle ex Fonderie Tacconi con l’avvocato Valeria Passeri.

Nello specifico tutti i presenti, dal sindaco Stefania Proietti e dall’assessore all’ambiente Veronica Cavallucci al responsabile del dipartimento di prevenzione dell’Usl Giorgio Miscetti, e ovviamente i rappresentanti del Comitato, hanno ribadito che “il benessere psico-fisico collettivo deve essere tutelato e che le varie problematiche perduranti da anni, tra le quali molestie olfattive provenienti dalle Fonderie, costituiscono un problema per la salute pubblica”.  

Dai vari sopralluoghi effettuati anche recentemente dalle autorità deputate è stata confermata nell’area  la presenza di odori sgradevoli di combustione oltre le polveri. Sul tema la giunta aveva emesso un’ordinanza per porre fine alle emissioni odorifere, cui l’azienda si è opposta con un ricorso, e ora si è in attesa della decisione da parte del competente tribunale amministrativo.

L’incontro tra amministrazione e comitato, che hanno chiesto di rispettare il piano nazionale di prevenzione, è stato anche l’occasione per una prima verifica dei risultati del monitoraggio frutto del protocollo istitutivo dell’Osservatorio comunale ambientale. Monitoraggio eseguito per 12 mesi da Arpa al quale si è aggiunto un biomonitoraggio interamente finanziato dal Comune di Assisi, e che sarà analizzato alla presenza di tutti gli attori del tavolo interistituzionale nelle prossime settimane. Proietti ha ricordato “siamo stati i primi a invocare lo strumento ‘siderurgia sostenibile’ del Pnrr, lo abbiamo formalmente chiesto alla Regione Umbria – ente che ha la responsabilità di far atterrare questo tipo di fondi sui territori – e ora lo chiederemo nuovamente al ministero competente”.