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Ex ferrovia, 2mila utenti in 15 giorni | Servono 6 milioni per i lavori

Oltre duemila persone hanno attraversato il ponte di Cortaccione, lungo il tracciato della ex ferrovia Spoleto – Norcia, in meno di due settimane, in pieno inverno. L’ex ferrovia piace, non c’è dubbio, ma in quanti la frequentano ogni anno? E’ per rispondere a questo interrogativo che Umbria Mobilità (che gestisce il tracciato) e Comune di Spoleto, grazie ad un finanziamento di Sviluppumbria, hanno posizionato tre contapersone, che contemplano anche un altro percorso: la pista ciclabile Spoleto – Assisi.

La greenway che congiunge la città di San Francesco a quella di San Benedetto, unita da un percorso urbano anche se non molto amato, come ha ricordato l’assessore comunale Vincenza Campagnani, è molto apprezzata e capire quanti sono effettivamente i suoi utenti permetterebbe di accedere anche a finanziamenti pubblici.

Servono 6 milioni per recuperare 6 km spariti

In particolare quelli che si stanno cercando di trovare riguardano il completamento del tratto tra Casale Volpetti e Serravalle di Norcia, un tratto di 6 km che non esiste più, inglobato dalla strada statale 685 delle Tre Valli, e che contemplava l’esistenza di 6 ponti, tutti rimossi. Lo studio di fattibilità prevede, per il completamento reale della ex ferrovia (che dopo la dismissione del “trenino azzurro” è monca a causa di questo tratto sparito) un costo di ben 6 milioni di euro. Proprio ripristinare i ponti sul fiume Nera l’importo è elevatissimo, non essendo possibile in quella zona  creare percorsi alternativi. A meno di realizzare una galleria, che sarebbe ancora più costosa.

I dati dei contapersone

Proprio per far capire l’importanza del tracciato, inserito nel contesto della greenway Assisi – Spoleto – Norcia, che nel 2015 ha ottenuto il premio di ciclovia più bella d’Italia, sono stati posizionati  il 4 dicembre tre contapersone, che misurano i passaggi degli utenti. Conteggi in difetto, visto le persone affiancate vengono contate come una sola. E i dati in meno di 15 giorni, a dicembre, sono stati esaltanti. Lungo la pista ciclabile Spoleto – Assisi, lo strumento è stato posizionato al km 3, sul ponticello del fosso del Fosforo, tra Pontebari e San Giacomo: 1700 i passaggi registrati in direzione San Giacomo, circa 1000 in senso contrario. Lungo la Spoleto – Norcia, invece, il primo contapassi si trova sul viadotto di Cortaccione: circa 2000 le persone che lo hanno attraversato provenendo da Spoleto e 700 nella direzione opposta. Infine il ponte di Caprareccia: 1300 i passaggi in un senso e 400 nell’altro. Ad illustrare i dati sono stati, insieme all’assessore Campagnani,  Cristina Giulianelli di Sviluppumbria, Massimo Boni della Regione Umbria e Paolo Capocci di Umbria Mobilità. Quanto ai contapersone, posizionati ad un metro di altezza da terra (così da non conteggiare animali), le postazioni sono realizzate con materiale a basso impatto ambientale e funzioneranno grazie all’energia solare. I sistemi forniranno via web un servizio di raccolta e comunicazione dati, riferiti al numero di passaggi.

E poi un altro dato: il museo della ex Ferrovia, tenuto aperto da Luigi Fasciglione prevalentemente nei fine settimana e per le scolaresche, ha registrato tra il 2016 ed il 2017 circa 6mila visitatori.

1,5 milioni per i lavori post sisma sulla ex ferrovia

Va detto che mentre la pista ciclabile è percorribile, l’ex ferrovia Spoleto – Norcia al momento è in gran parte chiusa, dopo il terremoto dello scorso anno che ha creato alcune frane. Degli oltre 50 km di percorso, ufficialmente ne sono riaperti 13 da Spoleto a Caprareccia e poi 5 da Sant’Anatolia a Piedipaterno. La Regione Umbria ha messo a disposizione 1,5 milioni (provenienti da economie di altri interventi del passato) per la messa in sicurezza post sisma di altri tratti, soldi però ancora non impegnati da parte di Umbria Mobilità che dovrà utilizzarli per vari pezzi fino a Borgo Cerreto. Attualmente invece si sta affidando la progettazione del cavalcavia di Sant’Anatolia di Narco (che dovrebbe essere ricostruito dall’Anas che lo aveva demolito durante i lavori per la galleria di Forca di Cerro) e del bypass per superare la galleria di San Martino crollata nel 2007. In corso inoltre i lavori sulla “spalla” di Sant’Anatolia  e quelli nel tratto Piedipaterno – Borgo Cerreto (che dovrebbe riaprire in primavera).