Dall’assemblea con le sigle sindacali di ieri pomeriggio (lunedì) i lavoratori della ex Fcu sono usciti compatti: trattare con le parti coinvolte per riuscire a salvare la propria posizione, evitando che, con la “sospensione dell’attività commerciale” per la Ferrovia Centrale Umbra, prevista per il prossimo 12 settembre, ci siano ricadute importanti sul loro futuro occupazionale. La preoccupazione dunque resta alta per i circa 80 lavoratori (nello specifico 41 macchinisti e 43 capotreno) impiegati nella ex Fcu.
Nel pomeriggio di oggi, 5 settembre, le sigle sindacali hanno incontrato nuovamente, dopo giovedì scorso, i vertici di Busitalia, nella sede di Perugia. Giovedì prossimo sarà invece la volta dell’incontro, sempre con i sindacati, nella sede di Umbria Mobilità.
Il messaggio è dunque chiaro: i lavoratori, impiegati nei servizi a tempo indeterminato, vogliono non essere sacrificati a seguito della decisione di interrompere le attività commerciali della ex Fcu. Anche perché, dicono dai sindacati, il loro ruolo deve essere salvaguardato anche in funzione dei lavori di ammodernamento e restyling in programma per il prossimo futuro sulle tratte Umbertide – Città di castello, Papiano – Marsciano e Todi – Massa Martana.
Allo stesso tempo, i dipendenti chiedono di non essere riallocati in altre posizioni lavorative, che, riferiscono i sindacati, “snaturerebbero il loro ruolo“. E non si escludono, come si era fatto anche in prima battuta, altre azioni di protesta da parte dei lavoratori, nel caso in cui non si trovasse la quadra dopo questi primi incontri interlocutori.
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