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Ex Fcu, Gallinella (M5S) pendolare per un giorno “Situazione al limite della decenza”

Il deputato umbro del Movimento 5 Stelle Filippo Gallinella, lo scorso venerdì (17 luglio), ha voluto effettuare di persona un viaggio su un treno della ex FCU. Il pentastellato, infatti, insieme ai rappresentanti del Comitato Pendolari FCU Alto Tevere, ha percorso, all’interno delle carrozze, il tratto Sant’Anna-Città di Castello, al fine di “toccare con mano” i disagi che tanti pendolari che utilizzano quella linea sono costretti a subire ogni giorno.

I problemi sono arrivati sin dalla partenza, alle ore 9.39, dalla stazione perugina di Sant’Anna, poiché fino a Ponte San Giovanni, riferisce Gallinella nel suo “diario di viaggio”, “la rete, nonostante i diversi milioni di appalto, non è elettrificata. Le vetture, datate 1986, sono tutte a diesel ed è evidente che necessitano di una manutenzione straordinaria. Fino alla stazione di Pallotta, poi, la tratta sembrerebbe a doppio binario, il quale non funziona e la cui utilità è quindi molto dubbia. E pensare che la realizzazione di questo doppio binario è costata circa 12 milioni di euro, ma che non è mai stata completata”.

“Arrivati a Ponte San Giovanni – continua il deputato pentastellato – si nota che i lavori di riqualificazione della stazione sono fermi da tempo e ciò crea notevoli disagi ai viaggiatori siano essi di Trenitalia che della ex FCU e, allo stesso tempo, danneggia l’immagine del servizio ferroviario. Proseguendo si arriva poi ad Umbertide, dove c’è la officina di riparazione dei treni ex FCU, in cui non si può fare a meno di notare i convogli “Pinturicchio” abbandonati da anni, oltre quello in sosta a Ponte S. Giovanni e che sembrerebbero essere costati oltre 19 milioni di euro.

“Dopo Umbertide – conferma Gallinella – inizia un lungo rallentamento, deciso dall’USTIF, organismo del Ministero dei Trasporti che controlla le ex ferrovie a gestione commissariale, che non permette ai convogli di superare i 50 km orari, poiché si viaggia si un tratto dell’infrastruttura ferroviaria non sicuro, dove 2 anni fa ci fu un deragliamento. Infine, dopo un’ora e venti, per percorrere circa 70 km, si è giunti finalmente a Città di Castello.

“È  evidente – conclude Gallinella – che la situazione è veramente al limite della decenza, tralasciando la mancanza di aria condizionata nelle carrozze, i finestrini oscurati dai graffitari e i sedili rotti. Oggi la proprietà delle ex FCU, ora Umbria Mobilità, ricade sulla società Busitalia, mentre la infrastruttura ferroviaria è in mano ad una società ad hoc della Regione Umbria. A Busitalia chiederemo conto della situazione attuale, ma fino a ieri la responsabilità era della Regione che di certo, oggi, non può lavarsi le mani dalle responsabilità di non aver mai salvaguardato con sufficiente attenzione questa ferrovia, che proprio in questi giorni compie i suoi 100 anni, ma per la quale sembra molto vicina, forse, la fine”.

La delicata situazione della ex Fcu verrà discussa anche nella prossima seduta del Consiglio Comunale di Città di Castello, grazie alla mozione ad hoc firmata da tutti i capigruppo. L’obiettivo resta quello di assumere una posizione unitaria sugli evidenti problemi della ferrovia e chiedere interventi necessari a garantire la sua funzionalità. E’ quanto hanno concordato i consiglieri presenti all’ultima seduta dell’assise tifernate, dopo un confronto sulla necessità di portare in discussione la mozione in tempi celeri, vista l’esigenza di dare continuità al dibattito in commissione Programmazione e ottenere soluzioni il più possibile rapide ai disagi degli utenti.