L’ennesimo capitolo della vicenda Ex Fat viaggia addirittura in onde medie. Il sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta, e il membro del comitato Prato-Mattonata Michele Pazzaglia, infatti, sono stati ospiti della trasmissione radiofonica “Fatto in Italia”, rubrica settimanale di Radio Radicale che si occupa di questioni relative all’Architettura e all’Urbanistica.
Il presentatore Nicolas Ballario ha inizialmente introdotto il primo cittadino tifernate che, a sua volta, ha riassunto in pochi minuti i 40 anni di storia dell’area, dall’abbattimento dei capannoni alle trattative tra proprietari privati (Fat-Fintab) e Comune per ridurre la cubatura dai 70mila metri cubi iniziali fino a 23mila. Il sindaco ha poi ricordato l’approvazione più recente (primi anni duemila) del cosiddetto Contratto di Quartiere, grazie al quale l’Amministrazione ha potuto dimezzare ulteriormente la cubatura, concedendo alla proprietà i metri cubi “sottratti ” in perequazione (da poter utilizzare in qualsiasi altra area della città). Entro i 13 mila rimasti, invece, è stato deciso di realizzare il progetto tanto discusso che comprende nuovi edifici con 28 appartamenti da destinare a locazione temporanea a canone concordato, 1000 metri quadrati destinati ad uso commerciale, una Piazza dell’Archeologia nella zona dei ruderi e parcheggi sotterranei. Un progetto, ha ricordato il sindaco, “certificato e approvato dal Ministero, dalla Regione, dalla Provincia e della Soprintendenza“.
Il conduttore Ballario ha poi dato la parola a Michele Pazzaglia che ha ribadito la proposta alternativa fatta del Comitato: “Cercare e individuare, all’interno del perimetro stabilito dal Contratto di Quartiere, 28 appartamenti privati non utilizzati da poter ristrutturare e cedere in locazione. Insomma un semplice recupero dell’edificazione già esistente“. “Pensiamo che l’area vada riprogettata nel suo complesso” ha aggiunto Pazzaglia, che a questo proposito ha ricordato il documento uscito nella gazzetta ufficiale dello scorso ottobre, chiamato “intesa Stato-Regione”, in cui risulta lecita la possibilità di rimodulazione dell’intero progetto.
Dopo i due interventi delle parti interessate, Ballario si è lasciato coinvolgere un po’ troppo dalla vicenda e ha detto la sua senza peli sulla lingua: “Il render (rappresentazione grafica) del progetto proposto è una cosa imbarazzante e fa vomitare! Tra le centinaia di casi trattati nella trasmissione questa è una delle cose più gravi e schifose mai viste: questa situazione è figlia della cecità totale di un’amministrazione che va a costruire in un’area di cui tesse le lodi, dalle acquisizioni della Chiesa della Carità al Chiostro di San Domenico, per poi buttarci in mezzo colate di cemento. E’ una cosa idiota, imbarazzante, una schifezza senza un minimo di qualità architettonica”.
La parola è poi passata all’altro opinionista fisso della trasmissione, il fotografo Oliviero Toscani, che non ci è andato certo più leggero: “In Italia siamo pieni di appartamenti sfitti che nessuno compra. Mi domando: perchè si costruisce se poi non si vende?”. Poi è ritornato sul render del progetto: “Questo è esattamente come tutti quelli fatti da ogni amministrazioni pubbliche, ovvero dal cugino, dallo zio o dal cognato di qualcuno! Non si fanno più i concorsi, non a caso i nostri architetti vanno a lavorare all’estero”. E ha aggiunto: “Continuiamo a sommare questo strato di sporcizia architettonica sulla bellezza dell’Italia. Si tratta di una crosta di ignoranza, malgestione, malamministrazione e malacultura. Non è colpa del sindaco (riferito a Bacchetta): lei ha l’aggravante della buona fede in mezzo a tutte queste leggi fatte per danneggiare il paese”.
Bacchetta, dopo lo sfogo abbastanza forte dei due padroni di casa, ha replicato con educazione, ribadendo il suo rispetto per l’opinione altrui. Il sindaco ha comunque invitato a non generalizzare e ha ricordato come il render sopracitato sia stato fatto dagli addetti ai lavori della Fat-Fintab e non dall’Amministrazione comunale. Inoltre ha insistito sul fatto che a dare l’autorizzazione e il beneplacito al progetto siano state le Soprintendenze.
Toscani nel miscuglio concitato di voci di fine trasmissione, oltre a giudicare i vari “enti incompetenti che hanno rovinato l’Italia”, si rivolge al sindaco, invitandolo a cambiare le cose con questa laconica ma incisiva frase:
“Lei potrebbe passare alla storia per aver salvaguardato la bellezza”.
La puntata di “Fatto in Italia” in questione andrà in onda proprio oggi (domenica 30 novembre), alle 13.30, su Radio Radicale.