La sera del 10 gennaio la Polizia di Stato ha arrestato un 50enne ternano, pregiudicato e tossicodipendente, per atti persecutori in flagranza nei confronti della ex convivente, anche lei ternana, coetanea.
L’attività persecutoria, che perdurava da circa otto mesi – da quando la donna aveva interrotto la relazione e lo aveva cacciato dalla propria abitazione, in quanto alcolista e violento – era finalizzata ad indurla a riaccoglierlo in casa, non avendo un altro posto dove andare a vivere.
La donna aveva preso la decisione di interrompere la convivenza dopo anni di aggressioni verbali e fisiche, ingiurie, minacce di morte e di altre ritorsioni, che avrebbero colpito tutti i suoi familiari se lo avesse denunciato.
Telefonate e messaggi continui, il 50enne si presentava sempre alla porta di casa dell’ex, bussando violentemente, fino ad arrivare, la scorsa estate ad occupare abusivamente il garage, un comportamento che l’aveva ridotta in uno stato di asservimento e soggezione tali da non avere il coraggio di denunciarlo e di confidarsi con i familiari, temendo per la loro e la propria incolumità.
Alla fine di dicembre, l’uomo ha teso un agguato alla donna: ha approfittato del momento in cui lei stava uscendo per recarsi al lavoro, l’ha sorpresa alle spalle sul pianerottolo, spintonandola con violenza fino a farla cadere a terra e si è introdotto in casa dove si è istallato di prepotenza, costringendola ad andare ad abitare altrove.
Il 10 gennaio, durante un incontro con i familiari della ex, si è presentato armato di un paio di forbici e di una grossa catena di metallo, che ha brandito con fare minaccioso quando gli è stata richiesta la restituzione delle chiavi di casa.
La Squadra Volante è intervenuta immediatamente, bloccandolo ed evitando il peggio, ma quando l’uomo è poi stato rilasciato, ha minacciato di nuovo la ex compagna, anche davanti agli agenti, annunciando che si sarebbe introdotto nuovamente nella sua abitazione, dove in effetti poco dopo era stato sorpreso dai poliziotti ed arrestato.
Il Pubblico Ministero, la dr.ssa Barbara Mazzullo, ha disposto il carcere per l’arrestato e l’11 gennaio scorso il G.I.P., il dr. Federico Bona Galvagno, ha emesso a suo carico un’ordinanza di custodia cautelare in carcere; l’uomo è attualmente detenuto presso il Carcere di Vocabolo Sabbione a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.