Lu. Bi.
Come se la Ternana non avesse già abbastanza problemi in casa propria a mettere ancora più tensione alla vigilia della sfida contro il Palermo ci ha pensato l'ex arbitro Massimo Chiesa. Cosa c'entra Massimo Chiesa con i rossoverdi?
In un'intervista rilasciata al portale tuttob.com, l'ex fischietto è intervenuto sull'operato dell'arbitro Renzo Candussio durante la partita Carpi-Palermo, finita 1-0 per i padroni di casa con un calcio di rigore molto discusso.
Il vulcanico presidente rosanero, Zamparini, ha svelato nel dopo partita un retroscena clamoroso: il padre dell'arbitro avrebbe infatti lavorato per una delle aziende del patron del Palermo, prima di essere licenziato dallo stesso Zamparini. Ipotesi di 'vendetta' dunque che hanno avvelenato il clima e la serenità in casa dei siciliani che si apprestano a ricevere proprio la Ternana. Massimo Chiesa, al quale è stato chiesto se sia possibile una compensazione dei presunti torti subiti proprio nel match contro i rossoverdi, l'ex arbitro ha risposto: “La Ternana è una squadra scarsa, pensi a fare il suo campionato. Non cominciamo con queste congetture”.
Queste dichiarazioni non potevano che scatenare la risposta del presidente della Ternana, Francesco Zadotti che in un comunicato ufficiale puntualizza: “In risposta alle dichiarazioni espresse dall'ex arbitro, Sig.Massimo Chiesa, nell'intervista pubblicata sul sito web “tuttob.com” il giorno 22 dicembre 2013, nella mia qualità di Presidente della Ternana Calcio S.p.A., intendo contestare quanto segue.
Non si comprende il perché e a quale titolo l'ex arbitro si sia permesso di rilasciare valutazioni, fare ipotesi e false congetture sulla squadra di calcio da me rappresentata.
Nessuno dei dirigenti della Ternana ha mai espresso preoccupazioni per la partita da giocarsi contro il Palermo in seguito alle contestazioni del suo Presidente Zamparini e semplicemente perché, come dovrebbe fare chiunque, confida nella serietà, nella professionalità e nello spirito sportivo di chi ci “arbitra”.
Ciò non toglie che siamo pienamente consapevoli che anche un arbitro, così come qualunque professionista, possa nella più assoluta buona fede sbagliare.
Ma anche quando abbiamo subìto dei torti – cosa che evidentemente sfugge all'intervistato – a causa di arbitraggi sfavorevoli, la mia società sportiva non si è mai lasciata andare a lamentele o farneticazioni di sorta al contrario di molti che, senza la benché minima qualifica, ma evidentemente privi di rispetto, valori etici e morali, dispensano apprezzamenti gratuiti a danno dell'immagine di una squadra e, soprattutto, della propria categoria di appartenenza.
I nostri torti quando, quando si sono verificati, li abbiamo semmai contestati e rappresentati nelle sedi opportune con lo spirito agonistico e sportivo che ci contraddistingue e di cui andiamo fieri.
Diffido, pertanto, l'arbitro Chiesa dal rilasciare facili, ingiuste e diffamanti illazioni per consentirci di giocare la nostra partita ed il nostro campionato”.