'Per riportare la Madonna di Foligno nella sua città è necessario l’impegno congiunto di Regione Umbria e Comune di Foligno che, insieme alla Diocesi di Foligno, rappresentano i soggetti più adatti per sensibilizzare i Musei Vaticani ad autorizzare un temporaneo trasferimento dell’opera in Umbria, magari in occasione delle celebrazioni per la canonizzazione della Beata Angela previste nel prossimo mese di gennaio'. È la proposta del consigliere regionale del Partito democratico Luca Barberini, dopo che il celebre dipinto di Raffaello è stato concesso dai Musei Vaticani, dove è attualmente conservato, per una mostra a Milano organizzata dal comune del capoluogo lombardo, in collaborazione con Ministero per i Beni culturali ed Eni.
La storia del quadro – 'I folignati – spiega Barberini – sperano da tempo di poter esporre in città la Madonna di Foligno, un’opera di inestimabile valore alla quale sono profondamente legati. Fu infatti il folignate Sigismondo De’ Conti nel 1511, a commissionarla a Raffaello come ex voto e proprio a Foligno rimase fino al 1797, quando fu saccheggiata dai soldati napoleonici, senza poi farvi più ritorno visto che, una volta recuperata, è stata collocata nelle collezioni vaticane.
Celebrare Santa Angela – L’idea di riportare a Foligno il noto dipinto raffaelliano è stata sollevata più volte, in particolare durante il Giubileo del 2000 quando amministrazione comunale e Diocesi cercarono invano di ottenere dai Musei Vaticani l’autorizzazione per esporlo in città. Oggi, a distanza di anni, – sottolinea il consigliere regionale del Pd – si presenta una nuova e importante occasione per riproporre l’iniziativa, come i festeggiamenti per la canonizzazione della Beata Angela in programma a Foligno nel prossimo gennaio. È dunque necessario – evidenzia – un forte impegno comune, approfittando anche della attuale trasferta del dipinto a Milano, per raggiungere un obiettivo inseguito da tempo e regalare a tutti gli umbri, e ai tanti turisti che arriveranno nella nostra regione sulle orme di Santa Angela, la possibilità di ammirare da vicino un’opera d’arte straordinaria.
No a iniziative isolate – In tale contesto, è prezioso anche il contributo delle associazioni del territorio come utile supporto all’imprescindibile ruolo svolto dalle istituzioni, evitando iniziative isolate e sterili protagonismi. Per Barberini 'la possibilità di esporre a Foligno uno dei più grandi capolavori di Raffaello rappresenta un’opportunità straordinaria per vivacizzare il circuito culturale cittadino e incentivare il sistema turistico ed economico dell’intero territorio, che Foligno e l’Umbria non devono farsi sfuggire'.