PER UN FUTURO SENZA DIABETE DI TIPO 1: LA FONDAZIONE ITALIANA DIABETE IN PIAZZA
In occasione della Giornata Mondiale del Diabete del 14 novembre,
oltre 400 volontari coinvolti in 50 piazze italiane, in collaborazione
con le associazioni federate in Diabete Italia
anche Umbria
I volontari FID vi aspettano in Piazza Matteotti – Perugia – Centro Storico:
• Oltre 400 volontari FID e di molte associazioni federate in Diabete Italia saranno
presenti nelle principali piazze italiane concentrati principalmente nel weekend del 16
e 17 novembre per sensibilizzare i cittadini sul diabete di tipo 1 e raccogliere fondi per
la ricerca di una cura definitiva.
• Presenti in 50 piazze italiane. L’elenco completo delle città è consultabile sul sito FID a
questo link: https://fondazionediabete.org/fid-scende-in-piazza-per-la-giornatamondiale-del-diabete/
• Un impegno per la ricerca e la conoscenza: La FID finanzia progetti di ricerca
innovativi per trovare una cura definitiva al diabete di tipo 1 e si impegna a
diffondere informazioni accurate su questa malattia poco conosciuta.
Perugia, 30 novembre 2024 – In occasione della Giornata Mondiale del Diabete, che si è celebrata il 14
novembre, la Fondazione Italiana Diabete (FID) lancia la sua tradizionale campagna di Natale, con l’obiettivo
di sensibilizzare i cittadini sul diabete di tipo 1 e raccogliere fondi per la ricerca di una cura definitiva al
diabete di tipo 1. Concentrati principalmente nelle giornate del 16 e del 17 novembre, ma attivi in alcune
città fino all’8 dicembre, i volontari FID, affiancati da quelle di molte associazioni federate in Diabete Italia
saranno presenti in oltre 50 piazze italiane con i loro banchetti, offrendo una selezione di prodotti solidali in
cambio di una donazione. Presso i banchetti sarà possibile trovare, tra le altre cose, il “PanettUNO” di
pasticceria e i deliziosi “TartufUNO”, perfetti per un gesto solidale in vista delle festività natalizie.
Un gesto concreto per la ricerca e la conoscenza: scegli di donare
Donare alla FID significa investire in un futuro senza diabete di tipo 1. Ogni contributo, anche piccolo, è
fondamentale per sostenere la ricerca scientifica e migliorare la vita di chi convive con questa malattia
autoimmune. Acquistando i prodotti solidali ai banchetti FID, non solo si potrà fare un regalo originale e di
qualità, ma si darà anche un contributo concreto alla ricerca di una cura definitiva
Il banchetto di FID sarà presente in Piazza Matteotti – Perugia – Centro Storico dalle ore 10 alle ore 18 del 30
novembre e 1 dicembre.
La Fondazione Italiana Diabete (FID)
Nata nel 2009, la FID è l’unica fondazione in Italia interamente dedicata alla raccolta fondi per la ricerca di
una cura definitiva al diabete di tipo 1. Gestita da persone che vivono con la malattia, la FID opera in modo
autonomo e indipendente, destinando i fondi raccolti ai migliori istituti di ricerca e università impegnati a
trovare una cura. Oltre alla ricerca, la FID si impegna nella sensibilizzazione, nell’informazione e nel supporto
alle persone e alle famiglie con diabete di tipo 1.
La FID invita tutti a sostenere le sue iniziative e a contribuire alla ricerca di una cura per il diabete di tipo 1.
Per ulteriori informazioni, visitate il sito web della Fondazione Italiana Diabete:
www.fondazionediabete.org
FB: https://www.facebook.com/FondazioneItalianaDiabete;
IG: https://www.instagram.com/fondazioneitalianadiabete/
COSA È IL DIABETE DI TIPO 1
Il diabete di tipo 1, spesso confuso con il più diffuso diabete di tipo 2, con il quale però non ha nulla a che fare, è una malattia
autoimmune, causata da un “corto circuito” del sistema immunitario, che scatena contro le cellule pancreatiche che producono
l’insulina (beta cellule) degli autoanticorpi che le distruggono. La scienza conosce questo processo, tipico di tutte le altre malattie
autoimmuni, come ad esempio la più nota Sclerosi Multipla, ma non sa ancora a quale causa si debba la sua origine. La malattia
non è quindi oggi guaribile né prevenibile, anche se alcuni anticorpi monoclonali stanno dando i primi risultati nel rallentarne
l’evoluzione in fase di esordio o nel periodo subito precedente.
L’unico modo per sopravvivere per le persone colpite è iniettare insulina molte volte al giorno, per tutta la vita. La terapia
insulinica per un diabetico di tipo 1, il cui corpo non produce più insulina, è una delle terapie più complesse che esista in clinica,
perché il fabbisogno è determinato da molti fattori diversi (non solo dal cibo ingerito ma anche, ad esempio, dal livello di attività
fisica e dall’ansia anche solo per un compito in classe). Le dosi nella quotidianità – dopo un iniziale set-up con il diabetologo –
vengono decise autonomamente dai pazienti e l’ormone esogeno, se iniettato in eccesso o in difetto, può causare svariate
complicanze acute o croniche, tra cui il coma (per ipoglicemia o all’opposto per chetoacidosi diabetica) e la morte. Secondo gli
studi più aggiornati, un diabetico di tipo 1 ha una aspettativa di vita di circa dieci anni inferiore rispetto alla media. La vita con il
diabete di tipo 1 è migliorata incredibilmente grazie alla ricerca su farmaci e tecnologie (nuove insuline, sensori, microinfusori,
pancreas artificiale), ma la malattia rimane inguaribile e di estrema complessità gestionale. L’esordio è spesso un trauma per
famiglie e malati, nel 50% dei casi il diabete di tipo 1 infatti insorge nei bambini. In tutto i malati nel nostro paese sono tra i 200 e
i 300 mila.
Luogo: PIAZZA MATTEOTTI , PIAZZA MATTEOTTI, PERUGIA, PERUGIA, UMBRIA
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