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Eventi teatrali a Foligno, l’ati Parterre fa il bilancio di 1 anno di attività

Inaugura il secondo anno di gestione dell’Auditorium San Domenico di Foligno e degli altri due spazi cittadini (Auditorium Santa Caterina e Palazzo Candiotti) l’ATI Parterre. Con l’occasione della presentazione della parziale programmazione per la stagione di eventi 2019/20, che si è tenuta lunedì 18 novembre nella sala video del San Domenico, la conferenza stampa ha fatto anche il punto sui primi dieci mesi di attività per le iniziative targate Parterre.

Nata già dal nome per evidenziare l’attenzione a differenti pubblici che si intende coinvolgere, la recente ATI è responsabile della gestione tecnica, dei servizi  e della progettualità artistica che riguarda la programmazione di tre anni (2019-2021) dei tre importanti spazi cittadini di Foligno: Auditorium San Domenico, Auditorium Santa Caterina e Palazzo Candiotti. Anche per il 2020 quindi saranno ancora messi in rete questi luoghi con offerte diversificate che spazieranno dalla musica, al cinema, al teatro, alla danza ma non solo.

Le strutture che fanno parte di Parterre sono cinque, due di servizi e entrambe imprese sociali come Centro Servizi Foligno Cooperativa Sociale e Ariel Cooperativa Sociale (gestisce già il Palasport), due soggetti a valenza artistica e progettuale come Athanor Eventi (ideatrice del cartellone di ‘Foligno Musica’) e Gecite – Gestioni Cinematografiche e Teatrali (gestisce già lo spazio Zut) e uno tecnico Music Service Calderini.

I due aspetti, quello della parte tecnica e servizi e di progettualità artistica, si incontrano ancora dando vita ad una realtà che, dopo aver vinto un bando pubblico di gestione, prosegue nel suo compito di migliorare ed arricchire l’offerta culturale proveniente dalla città di Foligno. Il progetto è così frutto delle specificità delle imprese facenti parti del raggruppamento, le quali rappresentano, ognuna nel proprio campo specifico, delle risorse territoriali riconosciute e di comprovato valore a livello regionale, nazionale ed in qualche caso anche internazionale.

Per i tre spazi – secondo quanto sottolineato – sono stati finora 184 gli utilizzi totali effettuati delle strutture gestite: 140 da parte del Comune di Foligno e 44 con eventi promossi direttamente da Parterre.

Tutto questo è stato evidenziato, alla presenza dell’assessore alla cultura del Comune di Foligno, Decio Barili, da parte di Mirko Speziali del Centro Servizi Foligno, cooperativa impegnata in campo culturale e artistico, Emiliano Pergolari e Davide Rinaldini della cooperativa Gecite, che si occupa di musica, teatro e residenze artistiche, ed infine Stefano Porri e Cristina Caldani per Athanor Eventi che da oltre venti anni organizza in Umbria, nella provincia di Perugia e Terni, eventi di spettacolo dal vivo (stagioni teatrali, rassegne, festival, concerti).

Ed è stato proprio Porri – dopo avere ricordato il successo della precedente stagione di ‘Foligno Musica’ con  le date zero di Vasco Brondi e le Luci della Centrale Elettrica e di Carl Brave, e i concerti di Irene Grandi, Anggun, Danilo Sacco – a presentare la nuova ed accattivante stagione dell’Auditorium San Domenico “che continuerà a caratterizzare Foligno come la città della musica e non solo”. “Foligno Musica – ha detto Porri – è un contenitore che va tutelato e portato avanti, fiduciosi come siamo di fare sempre meglio e di poter attrarre sempre più spettatori”.

In attesa di svelare la programmazione nella sua totalità che andrà avanti fino a maggio (sono attesi altri nomi importanti tra pianisti, cantautori e ospiti di fama internazionale ma che al momento non possono essere svelati se non dopo l’annuncio ufficiale dei loro tour) sono due intanto gli appuntamenti in cartellone.

Si comincia il 23 novembre (ore 21,15) con Dodi Battaglia. Lo storico chitarrista dei Pooh sarà a Foligno per una data del tour Perle, dal nome del suo ultimo album solista che è un percorso musicale che rilegge la sua carriera e che copre diversi generi, dal pop al progressive al pop sinfonico e power pop. Il 2020 si aprirà il 23 gennaio (ore 21,15) con lo spettacolo di teatro comico dal titolo ‘Come Britney Spears’ di e con Giorgio Montanini e la straordinaria partecipazione del noto attore Francesco Montanari e di Alessandro Bardani, artefici di un opening dello spettacolo. In questo nono monologo inedito, Montanini  mette in discussione l’unico vero baluardo trasversale e condiviso da tutti, quello che tiene in piedi il genere umano: l’antropocentrismo.

Rinaldini di Gecite ha ricordato poi le attività e gli eventi che lo spazio Zut svolge all’interno del progetto Parterre. Per quanto riguarda l’Auditorium San Domenico, qui nel 2019 sono stati portati i concerti di Baby Dee e quello dei Massimo Volume. E per il 2020 un’altra “piacevole sorpresa” è stata anticipata e che sarà sempre dello stesso livello artistico. Al Santa Caterina invece, e come la scorsa stagione, proseguiranno le residenze artistiche con il progetto regionale CURA, oltre ai laboratori teatrali e seminari anche con attori di fama internazionale.

Del Santa Caterina come spazio “dalle potenzialità enormi” ha parlato l’assessore Barili: “Questo – ha detto – può diventare un fiore all’occhiello della città andando così a riempire un’altra casella per quanto riguarda le esigenze della nostra comunità”.


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Su questo quindi, ha sottolineato ancora l’assessore, l’amministrazione comunale sta ragionando, così come “non intende riposare su questi dati pur positivi presentati dalla gestione dei tre spazi cittadini gestiti da Parterre, un gruppo di lavoro strutturato e ben organizzato che fa attività significative”. “Alla fine dell’anno potremmo dire infatti – ha proseguito Barili – che abbiamo spazi utilizzati più di un giorno su due e questo significa che c’è richiesta ma pure che si riesce a declinare le istanze in realizzazioni effettive”. Per Barili inoltre “abbiamo spazi adatti ad alcune espressioni artistiche ma ne mancano altri per nuove esigenze e su questo come amministrazione – ha aggiunto – siamo attenti a riflessioni e valutazioni per far sì che il volano della cultura sia sempre più significativo per lo sviluppo della nostra comunità”.