Evasione nel mirino della Gdf, a tassazione in un anno beni per 332 milioni di euro. Ecco chi sono gli evasori - Tuttoggi.info

Evasione nel mirino della Gdf, a tassazione in un anno beni per 332 milioni di euro. Ecco chi sono gli evasori

Redazione

Evasione nel mirino della Gdf, a tassazione in un anno beni per 332 milioni di euro. Ecco chi sono gli evasori

Gio, 23/02/2012 - 12:36

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E' l'evasione fiscale, specie quando mette a repentaglio l'equilibrio del mercato provocando “concorrenze sleali”, il principale obbiettivo nel mirino della Guardia di Finanza, sia per l'attività svolta nel 2011 che per quella programmata per il 2012.

“I nostri sforzi sono concentrati nel controllo e nel contrasto dell'evasione e dell'irregolarità sostanziale, quella che oltre al danno all'erario, provoca danni all'economia legale”, ha detto stamattina il Comandante regionale della Gdf Fabrizio Cuneo, in un incontro per tracciare il bilancio dell'attività 2011 delle Fiamme Gialle. “Abbiamo fatto una migliore selezione degli obbiettivi da controllare (…) attraverso un impiego incrociato dei nostri mezzi di 'intelligence' e del controllo del territorio”.

Beni a tassazione per oltre 332 milioni – Mezzi di trasporto, sedi di aziende, ma anche luci accese o auto parcheggiate in gran numero in zone industriali dove non sono segnalate attività, sono stati gli strumenti con i quali nel giro di dodici mesi la Gdf ha posto in essere 2058 ispezioni contabili, di cui 498 verifiche fiscali e 1560 controlli di vario genere. Un'attività che ha permesso di sottoporre a tassazione oltre 332 milioni di euro e Iva per 64 milioni di euro, prima del tutto ignote alle casse statali. Beni dal valore esorbitante nascosti all'erario, le cui tasse saranno garantite in piccola ma significativa parte da tantissimi “sequestri per-equivalenti” di beni di qualsiasi tipo, messi in pratica dalle Fiamme Gialle ai danni degli evasori per un valore complessivo di 3 milioni e 671 mila euro nel solo 2011. Si tratta in questo caso di villette, automobili, denaro e beni di ogni tipo, messi sotto sequestro per garantire all'Erario il mancato pagamento dei contributi, con la minaccia della confisca definitiva.

Chi sono gli evasori – Il Generale Cuneo ha tentato di stilare un profilo degli evasori in Umbria, particolarmente concentrati nel settore produttivo. Secondo i rilievi della Gdf effettuati in tutta la regione, infatti, contrariamente a quella che è un'impressione comune molto sentita, non sarebbero affatto in aumento i casi di scontrini non emessi in tempo di crisi, che sarebbero di fatto rimasti ai livelli non allarmanti del 2011, complice una “buona cultura diffusa tra i cittadini, specie i più giovani”.

Laddove la crisi significa evasione, ha spiegato Cuneo, è nei settori produttivi. “L'aumento dei casi di evasione è connesso a un mantenimento di operatività e benessere degli imprenditori, magari collegato anche al mantenimento dei livelli occupazionali”, ha detto. In altre parole, l'aumento delle forniture e gli altri “effetti crisi” avrebbero diminuito i profitti di molte imprese, che provano a volte a “farsi giustizia da sé” pagando meno tributi, solo in rari casi -secondo Cuneo- per esigenze di sopravvivenza dell'attività.

Mentre -come detto- sono marginali i “mancati scontrini”, un discorso ancora forte di evasione è stato infine rilevato nelle categorie professionali, dagli idraulici, al comparto edile, ai centri estetici. Tutte attività dove spesso viene omessa la ricevuta sull'intero o su parte dell'importo, in cambio di un piccolo sconto all'utente.

Aumenta l'insofferenza – Il Comandante regionale ha fatto cenno anche ad un diffuso aumento in tutta la regione dell'insofferenza dei cittadini nei confronti della regione. “Sono in aumento i casi di imprenditori onesti che fanno delle segnalazioni verso dei casi di evasione”, ha detto Cuneo, secondo cui in generale “è possibile evidenziare una crescente allergia verso l'evasione fiscale. La crisi interessa le persone fisiche, riducendone il benessere. Ciò comporta da parte di tutti maggiore attenzione e intolleranza verso chi continua a mantenere indebitamente un certo livello di benessere”.

Intenzioni per il 2012 – Evasione fiscale “sostanziale”, grandi frodi economiche, evasioni internazionali sono i tre canali sui quali -secondo Cuneo- sarà concentrata l'attenzione della Guardia di Finanza per tutto il corso del 2012. Settori particolarmente a rischio in tempo di crisi, che potrebbero danneggiare gravemente il mercato e l'attività delle imprese “oneste”.

Francesco de Augustinis

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