Quando la fame è più forte della paura del contagio da coronavirus. Un curioso quanto triste episodio di fuga da casa “per la sopravvivenza” è avvenuto nella notte del Sabato Santo a Città di Castello.
Un pluripregiudicato 40enne residente in città, già arrestato lo scorso gennaio per un furto in un bar, è “evaso” dalla propria abitazione, dove oltre ad essere in quarantena stava scontando anche i domiciliari, per dirigersi verso la caserma dei carabinieri tifernati con bagagli alla mano.
Prima di poter arrivare alla meta è stato però intercettato, riconosciuto e di nuovo arrestato (per evasione) dalla Polizia, impegnata nei controlli anti-contagio.
Il 40enne ha poi spiegato il motivo di questa fuga confessando che, finite le scorte alimentari ormai da giorni, avrebbe voluto tornare in carcere esclusivamente per poter mangiare.
Lo ha ribadito anche al giudice ieri, durante il processo per direttissima (rigorosamente via webcam), che però ha convalidato l’arresto, con una condanna ad un anno e 4 mesi (dietro patteggiamento). E qui sta la beffa per il fuggitivo, che dovrà tornare a scontare la pena tra le mura di casa, anche se le autorità si sarebbero già mosse per garantirgli un pasto quotidiano.