Categorie: Cronaca Spoleto

Evade dalla Comunità, rintrovato e arrestato dai CC di Spoleto

Nel pomeriggio di venerdì 13 giugno i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Spoleto hanno arrestato un giovane extracomunitario per evasione.
Intorno alle 14 la Centrale Operativa aveva diramato le ricerche dello straniero, allontanatosi arbitrariamente da una Comunità terapeutica per tossicodipendenti del territorio, dove il giovane si trovava sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari.
I militari della pattuglia hanno immediatamente rintracciato l’evaso che, con bagaglio al seguito, stava per allontanarsi dalla città con i mezzi pubblici.
Il giovane, originario del Congo, con precedenti per reati contro la persona ed in materia di stupefacenti, è stato così arrestato e rinchiuso nelle camere di sicurezza della Compagnia in attesa del giudizio direttissimo.
Sempre nella serata di venerdì 13 giugmo, sono stati i Carabinieri di Trevi a intervenire presso un Centro Commerciale, dove due donne,  con atteggiamento furtivo, entravano e uscivano dall’esercizio commerciale.
Le due donne, intercettate dai militari, hanno tentato di nascondere una borsa contente numerosi capi di abbigliamento e profumi, sottratti da tre negozi posti all’interno del Centro Commerciale.

I carabinieri  hanno  anche recuperato altra merce, nascosta pochi minuti prima dalle due giovani nei pressi della  loro autovettura.
Le due donne, che per commettere il furto, avevano utilizzato borse schermate per eludere il sistema anti-taccheggio, sono state arrestate dai militari della Stazione per furto pluriaggravato e continuato in concorso. La merce, del valore complessivo di circa 500 Euro, è stata recuperata e restituita agli aventi diritto.
Le giovani, nomadi di origine rumena, attualmente domiciliate a Roma, sono note alle Forze dell’Ordine perché autrici di furti e reati contro il patrimonio in genere.
Una di esse dovrà rispondere anche della violazione delle prescrizioni relative alla misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale con obbligo di soggiorno nel comune di Roma, emessa nei suoi confronti dal Tribunale ordinario della Capitale.
Anche le donne, pertanto, sono state trattenute presso le camere di sicurezza in attesa del giudizio direttissimo che si è tenuto nel corso della mattinata.