Mercoledì scorso (18 settembre) i carabinieri di Città di Castello hanno messo fine alla latitanza di un 30enne, di origini svizzere, con gravi precedenti – quali tentato omicidio, violenza sessuale, pedopornografia, incendio ed evasione – colpito da un mandato di arresto provvisorio a scopo di estradizione.
L’uomo, segnalato di recente dalle Autorità elvetiche come altamente pericoloso e potenzialmente in possesso di armi da fuoco, dopo essere evaso da una casa di reclusione in Svizzera lo scorso 9 settembre, è stato localizzato proprio in territorio umbro, a bordo di un camper con targa svizzera di proprietà della famiglia.
La condizione in essere di latitanza e la sua possibile presenza in Italia sono state comunicate alla Direzione Centrale della Polizia Criminale di Roma dal servizio elvetico, per cui sono scattate le ricerche del fuggitivo in ambito nazionale e l’inserimento della targa del veicolo nella banca dati della Forze di Polizia.
L’alimentazione del canale info-investigativo e l’Alert scattato attraverso i dispositivi elettronici in dotazione, hanno consentito ai carabinieri tifernati di intercettare il camper lungo la E45, peraltro a velocità sostenuta, all’altezza di Promano (direzione Perugia), per poi fermarlo e procedere al controllo.
Le successive verifiche condotte hanno confermato l’identità dell’uomo, trovato in possesso di alcune migliaia di euro con cui si sarebbe probabilmente assicurato la possibilità di gestire la propria latitanza.
Al termine degli accertamenti in caserma il 30enne è stato associato al carcere di Perugia Capanne, come disposto dal Presidente della Corte di Appello del capoluogo umbro – a cui è devoluta in questi casi la convalida dell’arresto e l’applicazione della misura coercitiva – in attesa delle procedure di estradizione in territorio elvetico.