Adesione totale allo sciopero dei lavoratori Trafomec di Tavernelle che oggi hanno incrociato le braccia e dato vita ad un presidio sotto la sede della Regione Umbria, dove era convocato un incontro ufficiale tra le parti.
Il tavolo istituzionale, convocato dalla Regione ha visto confrontarsi per oltre 5 ore i sindacati Fiom Cgil, Fim Cisl e Ugl metalmeccanici, le Rsu di Trafomec ed Eurotrafo, l'assessore regionale allo Sviluppo Economico Vincenzo Riommi e la direzione aziendale rappresentata da Stefano Tombetti e Giampiero Baldo.
Nell'incontro l'azienda ha riconfermato che il gruppo Trafomec rimarrà in Umbria con due stabilimenti, Tavernelle e Fabro con funzioni distinte ed integrate dentro il ciclo produttivo del piano industriale che andrà a regime entro il 31/12/2012. Che nessun licenziamento sarà effettuato fino al termine della cassa integrazione in deroga rinnovata fino al 31.12.2012 e che, salvo stravolgimenti, dovrebbe essere confermata anche per il 2013.
Vista l’importanza degli argomenti toccati nel corso dell’incontro, la determinazione da parte dei sindacati a svolgere una verifica approfondita sulle questioni tecnico-industriali, le parti hanno stabilito che il prossimo 17 luglio si terrà un incontro in azienda per affrontare le questioni più specifiche, come il piano di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale, la possibile rotazione dei lavoratori in cassa integrazione e i test di valutazione per la riqualificazione professionale. Le organizzazioni Sindacali, insieme all’assessore regionale, hanno comunque chiesto è ottenuto come chiarimento da parte dell’azienda che in nessun modo i test di valutazione professionale potranno essere utilizzati per eventuali future procedure di mobilità, inoltre l’azienda si è anche impegnata al mantenimento delle attuali ore lavorate negli stabilimenti.
“Dopo il tavolo tecnico del 17 – spiegano le organizzazioni sindacali – incontreremo i lavoratori e valuteremo le reali prospettive. Sull'incontro di oggi non possiamo però dirci soddisfatti perché ci aspettavamo numeri e prospettive precise. Siamo preoccupati perchè a distanza di un anno dall’inizio della vertenza, registriamo ancora difficoltà sulla capacità da parte del gruppo di acquisire nuove commesse di lavoro e nella realizzazione di nuovi prodotti”.