Si avvia alla fase esecutiva il progetto di ETAB “I Violini di Todi” (un Klotz ed un Odoardi) a cui il CDA e gli uffici stanno lavorando sin dallo scorso anno.
ETAB, infatti, nel proprio patrimonio mobiliare di pregio annovera due violini appartenuti e donati dalla famiglia Sardoli all’Opera Pia Monte dell’Onestà.
Con la preziosa collaborazione del Maestro Luca Venturi e le indicazioni del Dr. Filippo Orsini Direttore dell’Archivio Comunale di Todi (presso cui è depositato l’archivio storico della Congregazione di Carità di Todi), il Cda di ETAB, dopo aver deliberato di dover restaurare i due violini di cui è proprietario, ha avviato un’indagine presso i più noti Liutai italiani per verificare la fattibilità del recupero.
I preziosi violini rientrano nei beni de l’Opera Pia Monte dell’Onestà che ebbe origine nel 1601 per effetto di una donazione di quattromila scudi fatta dal Vescovo Angelo Cesi Detta opera pia fu amministrata dalla “Congregazione di Carità di Todi” fondata da Francesco degli Atti nel cinquecento e tenuta dai Priori di Todi. La conduzione della Congregazione proseguì fino al 1938 quando, in esecuzione alla Legge Crispi 6972/1890 (o meglio diversi anni dopo), furono istituite le Istituzioni Riunite di Beneficenza.
Le opere pie amministrate dalle IRB confluirono nel 2003 nell’attuale ente La Consolazione ETAB.
Dalla documentazione dell’Ente risulta che il Violino Odoardi o del Villan d’Ascoli fu richiesto in occasione di una prestigiosa Mostra internazionale sulla Viola Classica e la Liuteria tenuta ad Ascoli Piceno, promossa da ANLAI (ASSOCIAZIONE NAZIONALE LIUTERIA ARTISTICA ITALIANA) dal 20 al 27 settembre 1959.
Nella nota dell’ANLAI redatta per l’occasione il Prof. Dr. Gioacchino Pasqualini, quale Presidente, classifica lo strumento come “.. uno dei pochi esemplari dell’Odoardi esistenti in Italia”.
Le fonti riportano e citano anche la figura del Maestro Liutaio Rodolfo Fredi (Todi, 18 giugno 1861 – Roma, 22 febbraio 1950) che si era occupato di una riparazione dei violini e che finchè in vita tenne rapporti di collaborazione con l’ultimo Liutaio tuderte Cesare Toppetti che ci ha lasciati lo scorso dicembre 2020. Il secondo violino è della Scuola di KLOTZ di Mittenwald (in Germania). Secondo il Mastro Liutaio Fredi il violino della famiglia Sardoli è attribuibile probabilmente a Sebastian (scrive “Klotrj di Mittenvaddt”). Klotz è una famiglia di liutai che ha costruito violini a Mittenwald, in Germania, dalla metà del XVII secolo ad oggi.
Lo scorso 6 maggio, il CDA di ETAB, appena ricevuta l’autorizzazione sul progetto di restauro, ha dato il via al primo segmento progettuale che prevede il recupero del primo violino del Villan d’Ascoli. Contestualmente è stata presentata in data 18.05.2021 un’istanza alla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia nell’ambito del Bando “Richieste Libere 2021” con un quadro economico complessivo di quasi Euro 10 mila (restauro, esposizione e attività divulgative e celebrative).
Nei prossimi giorni partirà una campagna di raccolta fondi tramite diverse piattaforme web tra cui l’Art Bonus.
Il progetto è dedicato ai benefattori dell’Ente ed in particolare alla famiglia Sardoli che ha voluto donare a ETAB (ex Opera Pia Monte dell’Onestà amministrata dalle IRB di Todi) due capolavori della liuteria di fine settecento. Il Progetto è anche dedicato ai musicisti, alla musica e a tutti gli operatori dello spettacolo che in questo periodo di pandemia hanno molto sofferto gli effetti delle chiusure dei “luoghi della cultura”. Già da ora ETAB dichiara la disponibilità a concedere il violino per esposizioni, eventi musicali e altre iniziative culturali , ovviamente previo ottenimento delle autorizzazioni e delle garanzie di legge.
Tra le prospettive del progetto vi è l’attività divulgativa presso le scuole secondo prossime intese che saranno assunte con il MIUR per il tramite dell’Ufficio Scolastico Regionale subito dopo il primo restauro.
Sono in corso contatti con le università per definire possibili progetti di ricerca anche se il progetto più caro a chi scrive è di consentire ai musicisti, a partire da quelli tuderti, di potersi esibire con i violini di Etab che, si auspica, verranno anche dai futuri Presidenti tolti dal cassetto e dall’oblio e lasciati vivere con la musica.