Cronaca

Estremismo religioso, a Terni un convegno europeo delle forze dell’ordine

Un convegno a Terni, con la partecipazione di numerose forze dell’ordine europee, in vista di un progetto capace di affrontare il problema dei fenomeni di radicalizzazione e di estremismo religioso che sempre di più maturano in ambito carcerario. L’appuntamento che vedrà la presenza delle forze dell’ordine italiane, olandesi, francesi, portoghesi e di Cipro è stato presentato ieri mattina a Palazzo Spada nel corso di una conferenza stampa tenuta dal sindaco Leopoldo Di Girolamo e da Daniele Pace consigliere per la sicurezza, coordinatore del Nos.

Il convegno che si terrà il 28 aprile, con inizio alle 10, al Palasi, vede i saluti del questore di Terni Carmine Belfiore, del capo della Polizia Franco Gabrielli, di Walter Verini della commissione Giustizia della Camera, di Fabio Paparelli vicepresidente della giunta regionale, di Gianfederica Dito direttore dell’ufficio Attività Ispettiva, di Augusto Zaccariello comandante del nucleo investigativo centrale dell’Amministrazione Penitenziaria, di Stefano Anastasia garante dei detenuti in Umbria e Lazio, di Maria Chiara Locci ricercatrice dell’università di Perugia, di Silvia Angeletti professore dell’Università di Perugia.

Gli ospiti europei sono Andreas Symeou presidente del consiglio europeo sindacati di polizia, Mariot Neofytous vicepresidente Cpa, di Geert Priem segretario generale del Cesp, di Hans Schones segretario generale del Anvp, di Chantal Pons Meouaki segretario aggiunto Scsi, di Christophe Dumont segretario nazionale del Scsi, di Ricardo Valadas presidente funzionari della polizia giudiziaria del Portogallo, di Rui Miranda segretario generale del Asfic.

“Siamo lieti di ospitare a Terni – ha dichiarato il sindaco Leopoldo Di Girolamo – un convegno di così alto spessore. Il nostro comune è capofila di questo progetto che punta alla prevenzione dei fenomeni din radicalizzazione e di estremismo all’interno delle carceri. Un problema che è esploso soprattutto in Francia ma che è comune a tutti gli stati europei. Si tratta di una iniziativa che ha degli aspetti formativi rilevanti rivolti agli operatori dell’amministrazione penitenziaria ma in generale a tutte le forze dell’ordine, in particolare quelle specializzate sui temi del terrorismo e della prevenzione. Ringrazio quanti hanno lavorato a questa iniziativa internazionale, i partecipanti e i relatori che si occuperano non solo degli aspetti squisitamente giudiziari o investigativi ma anche di quelli sociali e culturali”.