Il progetto era stato presentato qualche settimana fa ed ora arrivano i dettagli tecnici dopo la firma dell’accordo, con durata biennale, tra Usl Umbria 2 ed il club Inner Wheel di Spoleto. Stiamo parlando del servizio di estetica oncologica attivato presso il Servizio di Oncoematologia dell’ospedale “San Matteo degli Infermi” di Spoleto (nella foto l’inaugurazione con il sindaco De Augustinis).
Il progetto è finalizzato alla prevenzione e alla cura degli effetti tossici cutanei dei trattamenti chemioterapici, sia farmacologici che radioterapici, che fortemente inficiano la qualità della cura ed il benessere del paziente.
L’accordo di collaborazione, firmato dal direttore generale dell’Azienda Usl Umbria 2 dr. Imolo Fiaschini e dalla presidente dell’associazione Inner Wheel Club prof.ssa Enrica Quintili, impegna il Servizio di Oncoematologia del Presidio Ospedaliero di Spoleto, in accordo con la Direzione Medica Ospedaliera, a selezionare i pazienti da sottoporre a trattamenti di estetica oncologica e a rendere disponibili luoghi ed ambulatori adeguati. Sotto la supervisione dell’oncologo o del radioterapista, un’estetista oncologica qualificata, regolarmente iscritta all’albo professionale ed individuata dall’associazione nella figura di Orietta Reali, avrà il compito di inserire i pazienti nel progetto di cura personalizzato che prevede manualità linfodrenanti e miorilassanti, trattamenti nutrienti per l’epidermide, in particolare nella fase radioterapica, make-up correttivo, manicure, pedicure, igiene e cura della pelle ed epilazione. L’associazione si impegna a fornire sempre a titolo gratuito sia per l’azienda sanitaria che per l’utenza, il materiale di consumo necessario per lo svolgimento delle attività e a trasmettere, con cadenza semestrale tramite report, lo stato di avanzamento del progetto di cura.
“Il miglioramento dei trattamenti messi in atto nell’ambito oncologico – spiega il Dr. Fiaschini – pone la necessità di gestire anche gli effetti collaterali ‘estetici’ che impattano notevolmente sulla qualità di vita dei pazienti, aspetti assistenziali solo apparentemente secondari ma di grande importanza per accompagnare la fase di recupero. In questo ambito il progetto di estetica oncologica tende ad arricchire l’offerta assistenziale già in atto presso il Servizio di Oncoematologia, dove grazie alla professionalità del personale medico ed infermieristico e al supporto delle associazioni di volontariato nell’ambito della psico-oncologia, si sono raggiunti elevati livelli di umanizzazione del Servizio”.