Al via domenica 18 luglio la prima anteprima della quinta edizione del festival estivo di arti performative Suoni Controvento, promosso da Associazione Umbra della Canzone e della Musica d’Autore.
Anche quest’anno, protagoniste dei suggestivi luoghi del cuore verde d’Italia, non solo location note al grande pubblico ma anche angoli più nascosti e intimi delle città di Assisi, Campello sul Clitunno Costacciaro, Fossato di Vico, Gualdo Tadino, Gubbio, Narni, Norcia, Scheggia e Pascelupo, Sigillo, Terni e Trevi, saranno musica in alta quota e nei borghi coinvolti, teatro, arte e letteratura, che prenderanno il via dal 23 luglio al 12 settembre.
Alle ore 15.00 di domenica 18 luglio, l’appuntamento è alle Marcite di Norcia con il format “Libri in cammino” che vedrà protagonista Chiara Mezzalama. Durante la passeggiata letteraria, la scrittrice dialogherà con Emanuela Bonchino e Andrea Luccioli sul suo libro “Dopo la pioggia” (edizioni e/o, Collana Dal Mondo). L’evento si realizza in collaborazione con UmbriaLibri, La Mulattiera e il Comune di Norcia.
“Questa iniziativa ha trovato sin da subito pieno accoglimento da parte dell’Amministrazione comunale. Camminare nel parco delle Marcite, appena al di fuori delle mura cittadine, è di per se un’esperienza particolarmente appagante, a stretto contatto con la natura, ripercorrendo i secoli che ha attraversato questa straordinaria opera di ingegneria idraulica risalente ai Monaci Benedettini – dichiara l’Assessore alla Cultura, Giuseppina Perla – Se a questo si unisce anche una buona lettura ecco che anche lo spirito trova ristoro. Le passeggiate letterarie con gli autori – prosegue – possono rappresentare una nuova forma di turismo lento e sostenibile e il nostro territorio è senza dubbio uno scenario unico e attrattivo”.
Il libro – A seguito di un’estate troppo lunga, calda e secca, le piogge violente fanno esondare il Tevere, allagando Roma e tutta la valle. Il fiume diventa barriera fisica, limite geografico e ciò che sembrava familiare, ordinario, diventa improvvisamente estraneo, sconosciuto e ostile. È in questo contesto climatico stravolto e travolgente che Elena e Ettore si confrontano con la fine del loro matrimonio e del mondo come lo hanno conosciuto fino a quel momento. Il viaggio che intraprenderanno diventa occasione di pensieri, emozioni, domande e incontri che segneranno un percorso di cambiamento profondo per entrambi. All’avventura dei due protagonisti si aggiungono i loro figli, un affascinante cercatore di tartufi, una donna giapponese sopravvissuta all’incidente nucleare di Fukushima, una comunità di suore militanti, un giovane norvegese, una cagna ferita e altri personaggi che compongono questa storia attuale e potente. Intrecciando la vicenda privata e intima di una coppia con il contesto di un mondo in rovina, il romanzo è al tempo stesso un grido d’allarme e un invito alla speranza. Perché è proprio quando tutto sta crollando che si trovano modi nuovi di stare insieme, inventare mondi, resistere, immaginare il futuro, lottare, amarsi.
Chiara Mezzalama è nata a Roma il 28 settembre 1972. Vive tra Roma e Parigi e ha due figli. Scrittrice, traduttrice e psicoterapeuta, ha pubblicato il suo primo romanzo, Avrò Cura di Te con la casa editrice E/O nel 2009. Ha scritto un diario sugli attentati terroristici a Parigi: Voglio essere Charlie: diario minimo di una scrittrice italiana a Parigi, per Edizioni Estemporanee. Il giardino persiano è il suo secondo romanzo. Tradotto in francese e in persiano, censurato in Iran. Al romanzo è ispirata una versione per bambini, Le jardin du dedans-dehors, un album illustrato vincitore di numerosi premi e tradotto in varie lingue. Dopo la pioggia è il suo terzo romanzo uscito nel 2021 per la casa editrice E/O, presentato al Premio Strega 2021. Insegna letteratura presso l’Istituto Italiano di cultura di Parigi, collabora con la rivista Leggendaria e altre riviste. È membro dell’associazione Piccoli Maestri.
Sentiero: luogo di ritrovo Piazza San Benedetto a Norcia. Uscendo dalle mura cittadine, al visitatore si presenta un’ampia zona di un colore verde intenso: campi irrorati costantemente e regolarmente da un sistema capillare di canali grandi e piccoli che riscaldano le colture dal gelo invernale e le raffreddano dall’arsura estiva. Condizioni particolari che hanno permesso lo sviluppo della fiorente agricoltura nursina, testimoniata nelle marcite dai resti di ben sette mulini ad acqua. Distanza: 4 km – Dislivello: 50 mt.