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Estate in città, Carletti “Fondamentale contributo privati, equilibrata valorizzazione centro storico”

All’indomani della polemica sollevata dal vicepresidente del consiglio regionale Valerio Mancini (Lega Nord), che ha fatto notare come il programma di “Estate in città” abbia del tutto “trascurato” la sede di Piazza Garibaldi-Burri, è arrivata puntuale la risposta dell’assessore al Turismo e Commercio Riccardo Carletti. Quest’ultimo ha voluto prima di tutto puntualizzare che “Estate in città” raggruppa in un unico contenitore tutti gli eventi dell’estate tifernate, sia quelli finanziati direttamente dall’Amministrazione sia quelli nati dalla libera iniziativa dei commercianti (l’ampia maggioranza).
Il Comune si limita a calendarizzare i propri appuntamenti e quelli segnalati dall’esterno per dare più risalto a ciascuno” ha dichiarato Carletti, il quale ha aggiunto che, riferendosi agli esempi già citati da Mancini, a Piazza Fanti delle 26/27 date in programma solo 5 sono state finanziate dal bilancio di “Estate in città”, mentre i restanti eventi sono pagati dai locali della zona (a testimoniarlo ci sarebbero le intestazioni dei singoli permessi Siae). La maggior parte delle manifestazioni, dunque, si devono agli operatori privati mobilitatisi per coadiuvare gli sforzi dell’ente nel rilancio del centro storico, “superando positivamente alcuni limiti imposti dai molti lavori in corso, come nel caso di Piazza Gabriotti.
Carletti ha citato anche Piazza del Garigliano, “in cui gli operatori hanno salutato la fine del cantiere con un programma di eventi attualmente in corso”. L’assessore ha poi ribadito che senza il concorso dei privati “Estate in città” non avrebbe mai potuto contare sul vasto e differenziato programma che anche quest’anno ha offerto su tutto il territorio comunale e rispetto al quale l’Amministrazione ha messo a disposizione solo le infrastrutture di base (come palchi o allacci), e svolge un ruolo di coordinamento per evitare che le iniziative si concentrino in un solo luogo o che si svolgano in sedi non idonee.
Piazza Fanti in questo senso – continua Carletti – si confà a eventi raccolti mentre Piazza Matteotti viene scelta per allestimenti più impegnativi. Corso Vittorio Emanuele, Piazza Santa Maria Maggiore, via XI Settembre sono state coinvolte con iniziative specifiche e Piazza Garibaldi risulta essere la più avvantaggiata del centro storico, trovandosi nell’anno del Centenario accanto a Palazzo Vitelli a Sant’Egidio e di Palazzo Albizzini (uno dei due musei di Burri), ed essendo stata individuata dall’Amministrazione, di concerto con i commercianti, come temporanea sede del mercato del giovedì e del sabato e di alcune edizioni speciali di Retrò.
Se parlare di preferenze da parte dell’Amministrazione per questa o quella piazza appare una forzatura strumentale a singoli, – conclude l’assessore al Turismo tifernate – parlare di una piazza storica come Piazza Fanti, definendola desolata è ingiustificabile. Forse la repentina ascesa politica di chi ha usato questo termine così non gli ha lasciato il tempo di approfondire la conoscenza della città e di maturare un rispetto doveroso per chi deve difenderne gli interessi in consiglio comunale”.