All’indomani della polemica sollevata dal vicepresidente del consiglio regionale Valerio Mancini (Lega Nord), che ha fatto notare come il programma di “Estate in città” abbia del tutto “trascurato” la sede di Piazza Garibaldi-Burri, è arrivata puntuale la risposta dell’assessore al Turismo e Commercio Riccardo Carletti. Quest’ultimo ha voluto prima di tutto puntualizzare che “Estate in città” raggruppa in un unico contenitore tutti gli eventi dell’estate tifernate, sia quelli finanziati direttamente dall’Amministrazione sia quelli nati dalla libera iniziativa dei commercianti (l’ampia maggioranza).
“Il Comune si limita a calendarizzare i propri appuntamenti e quelli segnalati dall’esterno per dare più risalto a ciascuno” ha dichiarato Carletti, il quale ha aggiunto che, riferendosi agli esempi già citati da Mancini, a Piazza Fanti delle 26/27 date in programma solo 5 sono state finanziate dal bilancio di “Estate in città”, mentre i restanti eventi sono pagati dai locali della zona (a testimoniarlo ci sarebbero le intestazioni dei singoli permessi Siae). La maggior parte delle manifestazioni, dunque, si devono agli operatori privati mobilitatisi per coadiuvare gli sforzi dell’ente nel rilancio del centro storico, “superando positivamente alcuni limiti imposti dai molti lavori in corso, come nel caso di Piazza Gabriotti“.