Categorie: Dolce vita Terni

“Essere Fere”, il libro dei tifosi della Ternana scritto per Terni e…Taranto. Una 'wikipedia' della ternanità

Luca Biribanti

“Essere Fere” è un'idea prima di essere un libro; l'idea che i ternani hanno della loro identità e della propria città e che questa sera all'anfiteatro Fausto ha trovato concretezza. Tutto nasce su Facebook; Fabrizio Tacconelli ha l'intuizione di creare un 'gruppo' con questo nome dove ognuno può esprimere il concetto di 'essere fera', cioè come rappresenta nella propria vita i valori di ospitalità, generosità e attaccamento ai colori della propria squadra di calcio. Il gruppo è subito un boom di frasi e aneddoti ironici, irriverenti, a volte commoventi, ma tutti genuinamente spontanei e rappresentanti lo spirito di Terni. Fabrizio Tacconelli non ha fatto altro che raccogliere tutto ciò che è stato scritto nel gruppo, lasciando di proposito errori ortografici e sintattici, per meglio restituire il lessico del social, spesso frettoloso e noncurante delle regole dell'italiano scritto. Ne è uscito fuori uno spaccato autentico, senza filtro che ha subito trovato il consenso delle istituzioni e dei cittadini; il libro ha il patrocinio del Comune di Terni e di San Gemini, oltre ad essere stato sponsorizzato dalla stessa Ternana Calcio, presente alla serata con l'addetto alle Relazioni Esterne, Elisabetta Manini e l'addetto stampa, Lorenzo Modestino: “Il presidente non è potuto intervenire – hanno detto i rappresentanti della società – perchè impegnato nei rinnovi dei contratti e nella questione stadio, ma ha chiesto espressamente di avere una copia del libro. Anche i ragazzi, ora in vacanza, hanno voluto una copia personale di “Essere Fere”. La Ternana farà certamente la sua parte acquistando un numero considerevole di copie per rendere questa iniziativa ancora più efficace”

La stampa è stata curata dalla Morphema di Terni, impresa locale specializzata nella stampa, fatto che testimonia come un'iniziativa dal 'basso' possa coinvolgere anche imprese locali nella realizzazione di un progetto. Al di là della brillante idea e intuizione di Fabrizio, il libro è destinato a un nobile scopo: aiutare “La Casa del Bambino” di Don Alessandro, presente alla serata, che ospita ragazzi minori con problemi sociali importanti, per poterli reinserire nella comunità.
“È un libro fatto dai tifosi – ha detto Tacconelli – e dovrebbe esserci un “Essere Fere” in ogni città, ciascuna con le sue prerogative e caratteristiche. Abbiamo pensato di dedicare il 5% del ricavato a un'associazione di Taranto che assiste bambini affetti da malattie tumorali. Questo è anche il bello del calcio; da una rivalità sportiva accesa, può nascere un gesto di fratellanza e solidarietà. I bambini sono bambini a prescindere, non hanno cittadinanza”.
“È un'iniziativa coraggiosa – ha detto Don Alessandro – iniziative così dimostrano che la nostra città e la nostra squadra di calcio sono realtà sensibili e che si distinguono per generosità in un momento in cui il calcio è affetto da altre gravi problematiche. I bambini sono gli esseri umani più esposti e più fragili della società e le situazioni di difficoltà ed emergenza sono all'ordine del giorno. Questi gesti di solidarietà sono nobili gesti che ci aiutano ad aiutare chi ne ha bisogno”.

© Riproduzione riservata