Il giovane era stato arrestato la prima volta a Umbertide lo scorso giugno, dopo l'espulsione è rientrato clandestinamente in Italia, ritrovandosi le manette ai polsi
Era stato arrestato appena 6 mesi fa e, lunedì scorso (28 novembre), si è ritrovato nuovamente le manette ai polsi per aver violato la legge sull’immigrazione.
Il giovane, albanese e senza fissa dimora, era già noto ai militari di Umbertide, città dove era già stato arrestato a giugno dall’Arma: in quell’occasione aveva anche tentato di sottrarsi al controllo dei carabinieri dandosi alla fuga, ma era stato fermato dopo un breve inseguimento e trovato in possesso di alcune dosi di cocaina e un coltello a serramanico.
Dopo la convalida dell’arresto per i reati di detenzione ai fini di spaccio e porto di oggetti atti a offendere, vista la sua posizione di clandestinità in Italia, il giovane era stato infine accompagnato alla frontiera in forza del decreto di espulsione.
Nella giornata di lunedì scorso (28 novembre), però, gli stessi militari che lo avevano arrestato questa estate, hanno sorpreso l’uomo nel centro storico di Città di Castello, fermandolo ancora una volta e conducendolo in caserma per le verifiche del caso.
E’ stato accertato che lo straniero, in violazione del decreto di espulsione che gli vietava di rientrare sul suolo nazionale per 5 anni, aveva fatto ritorno clandestinamente in Italia. Il giovane è stato peraltro trovato in possesso di una modica quantità di cocaina. Da qui il nuovo in arresto per l’ipotesi di reato di rientro illegale sul territorio Italiano dopo l’espulsione.