Quelle che fino aa oggi erano soltanto indiscrezioni hanno trovato conferma nella nota della Questura di Perugia diffusa questa mattina. Con l'aggiunta di molti particolari. I due giovani denunciati per le esplosioni avvenute nella notte di martedì non immaginavano forse che attorno al loro gesto si scateneasse un lavoro di indagine così preciso e rapido.
Denunciati due perugini. A seguito delle esplosioni verificatesi con allarmante successione cronologica il 16 ottobre, davanti al Posto di Polizia “Centro Storico”, davanti alla Questura e all’interno del piazzale dell’ufficio delle Poste Italiane di via Mario Angeloni, a conclusione delle indagini immediatamente avviate, già nella notte, la Digos ha denunciato un giovane di 21 anni di Ferro di Cavallo ed uno di 24 anni della zona della Cupa.
I filmati. Attraverso l’analisi dei filmati di numerose telecamere cittadine, è stata puntualmente ricostruita la dinamica dell’azione criminosa e sono state accertate responsabilità in capo ai due soggetti che hanno agito spostandosi a bordo di un furgone bianco.
Incastrati dall' andatura. I due sono stati riconosciuti nelle immagini dall’andatura, l’uno, e per l’utilizzo di stampelle l’altro, causa una temporanea infermità alla gamba, in quanto soggetti già noti alla Digos per la loro partecipazione a manifestazioni di area “antagonista”.
Perquisizioni. A loro carico sono state eseguite perquisizioni domiciliari nel corso delle quali sono stati sequestrati capi di abbigliamento utilizzati al momento dell’azione. Dall’esame dei frammenti residui delle esplosioni, raccolti in sede di sopralluogo di Polizia Scientifica, è stato accertato l’utilizzo di due diversi artifizi, oggi non più commercializzati, per cui i due giovani sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per il reato di “Accensioni ed esplosioni pericolose” previsto e punito dall’articolo 703 del codice penale.