(Aggiornamento 15.14) – E' da poco arrivata una comunicazione ufficiale da parte del Governo francese. “Secondo le prime informazioni, si tratta di un'esplosione di una fornace per la fusione di scorie radioattive metalliche di attività debole e molto debole”, ha scritto in una nota l'Asn, l'autorità per la sicurezza nucleare, confermando che l'incidente non ha causato alcuna fuga radioattiva o chimica all'esterno dell'impianto.
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Erano le 11.45 di questa mattina quando un incendio divampato all’interno di un sito di stoccaggio di scorie radioattive ha innescato una violenta esplosione, in seguito alla quale un uomo è morto e altri 4 sono rimasti feriti. L’incidente è avvenuto nel sito nucleare di Marcoule, nella Francia del sud, che si trova in linea d’aria molto vicino all’Italia: 240 km da Ventimiglia, 257 da Torino, 350 da Genova.
Un portavoce della commissione per l’energia atomica ha subito fatto sapere che al momento non è segnalato alcun rilascio di scorie radioattive verso l’esterno, ma i servizi di emergenza hanno invece ammesso la possibilità di fughe radioattive dall’impianto nelle prossime ore. Per quanto riguarda le persone coinvolte direttamente nell’esplosione, il corpo dell’unica vittima è stato trovato completamente carbonizzato, mentre uno dei 4 feriti sarebbe in condizioni molto gravi.
A soli 6 mesi dalla tragedia giapponese di Fukushima che scioccò il mondo intero, bisogna fare i conti con un altro incidente nucleare. Non sarebbe giusto chiamarlo disastro, almeno per il momento, considerando che ufficialmente non si registra nessuna fuoriuscita di materiale radioattivo. Certo è che stavolta è successo proprio dietro l’angolo.