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Esercito, sottosegretario Pinotti visita Polo Armi Terni / L’allarme del sindacato

Il sottosegretario alla Difesa, la senatrice Roberta Pinotti, visiterà lunedì prossimo il Polo Mantenimento Armi Leggere di Terni, la più grande azienda pubblica della provincia ternana. Sulla visita viene mantenuto il massimo riserbo anche se fonti ufficiose assicurano la partecipazione delle più alte cariche civili, sia militari. Fra queste la presidente della Regione Catiuscia Marini (è la prima volta che l’ente militare riceve la visita di un governatore), della provincia Feliciano Polli e del sindaco Leopoldo Di Girolamo. Certa anche la presenza dei parlamentari Gianluca Rossi e Marina Sereni. Intanto la Rsu aziendale ha diramato una nota auspicando di poter avere un proficuo confronto con il sottosegretario su alcune problematiche ritenute ormai “indifferibili” e che rischiano di compromettere la funzionalità di quella che è la più grande azienda pubblica della provincia, ente al servizio delle Forze armate e dei Corpi armati dello Stato.
Leggiamo la nota: “Da precedenti esperienze si è constatato che l’incontro con le OO.SS rimane sempre molto compresso e non consente un confronto esaustivo e soprattutto la possibilità di presentare proposte o suggerimenti alle autorità politiche. In considerazione dell’importante ruolo che svolge la Senatrice Pinotti e soprattutto dellecompetenze maturate nel suo percorso politico, è evidente che le scriventi non possono
assolutamente farsi sfuggire l’occasione di avere a disposizione il tempo necessario per un proficuo confronto.
1. L ‘ applicazione della Spending Review comporterà per il Polo di Terni il collocamento in pensione, entro il 2015, di circa 50 persone; ciò determinerà non solo una riduzione di personale in termini quantitativi, ma anche una perdita di Profili Professionali, soprattutto tecnici, la cui specificità bloccherà alcuni reparti e le relative attività
produttive, indispensabili per tutti i cicli di lavorazione.
2. Le ultime norme approvate derivanti dalla legge delega prevedono che una serie di Enti saranno soppressi mentre altri, tra cui il Polo di Terni, saranno “riorganizzati in senso riduttivo”; ovviamente tale affermazione diviene fonte di preoccupazione per tutto il personale e per chi lo rappresenta.
3. Inoltre, è trapelato che in ambito Stato Maggiore dell'Esercito è in discussione un provvedimento “secretato” che prevede il trasferimento di una aliquota di personale militare, non si capisce bene se in ferma permanente o prefissata, presso i Poli, per essere impiegato presumibilmente nei reparti di lavorazione e nei servizi di supporto. Tale circostanza comporterà per gli Enti come il Polo di Terni l’impossibilità nel futuro di poter richiedere nuovo personale civile, oltre che un aumento delle spese per il personale militare, nonostante l‘attuale pianta organica, frutto di un Decreto Interministeriale, consentirebbe un cospicuo avvicendamento di personale civile, garantendo inoltre quel trasferimento di Know How indispensabile soprattutto per alcuni profili tecnici.
Le scriventi ritengono, al riguardo, opportuno sottolineare che un provvedimento che comunque interferisce con il futuro del Polo e riguarda non solo il personale militare sarebbe meritevole di un confronto più chiaro e trasparente con le OO.SS. e non rimanere segreto.
4. Per quanto riguarda poi la questione delle Tabelle di Corrispondenza per i transiti del personale militare non più idoneo al servizio nei ruoli del personale civile, oltre alla già lamentata “riservatezza” con la quale il tema viene trattato dai Vertici militari, si deve denunciare l'ennesima disparità di condizioni riservata al personale militare, cui è garantita la possibilità di transitare nelle fasce di inquadramento più alte della 2^ e 3^ Area solo in virtù di un più favorevole trattamento economico e senza il requisito del titolo di studio posseduto, che è alla base di quanto viene invece chiesto al personale civile in caso di concorso pubblico.
Questi ed altri temi più specifici non possono più attendere e devono ricevere con urgenza delle risposte concrete, pena l'apertura di una vertenza nazionale per la sopravvivenza del Pmal di Terni, sia come Ente “strategico” per il Comando Logistico e per tutta la Forza Armata, sia come sito produttivo e bacino occupazionale storico

(Luca Biribanti)