Spoleto avrà di nuovo il “suo ”2° Reggimento Granatieri di Sardegna, il glorioso reparto dell’Esercito Italiano che a breve verrà ricostituito dopo lo scioglimento avvenuto proprio venti anni fa (2002) sotto il quale confluirà il Battaglione “Cengio” di stanza nella città del festival.
Il sogno del compianto sindaco Fabrizi Cardarelli si sta per concretizzare, quasi cinque anni dopo la sua scomparsa.
La notizia – si attende ovviamente il Decreto Ministeriale in fase di elaborazione presso gli Uffici dello Stato Maggiore dell’Esercito – circolava già da diverse settimane. Anche in Umbria, dove il Capo di SME, Generale di corpo d’armata Pietro Serino, era stato di recente in visita alla caserma Gonzaga di Foligno.
Ma anche a Perugia e più precisamente a Palazzo Donini, con la governatrice Donatella Tesei che ha avuto un ruolo cardine (ha presieduto la IV Commissione Permanente Difesa prima della Presidenza regionale) nell’accelerare l’iter.
A rompere il silenzio è una nota di Alleanza civica, la lista civica che ha raccolto l’eredita di Cardarelli, dei consiglieri Gianmarco Profili e Alessandra Dottarelli che annunciano l‘imminente ricostituzione del 2° Reggimento. “L’esigenza di potenziare il Reparto di Spoleto – scrivono da AC – era stata evidenziata alla fine del 2017, proprio in occasione della costituzione del 2° Battaglione Granatieri “Cengio” autonomo, avvenuta alla presenza del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Danilo Errico e del compianto Sindaco Fabrizio Cardarelli. A fine febbraio 2022 come Alleanza Civica abbiamo inviato una lettera alla Presidente Tesei, chiedendole di interessarsi alla questione e di verificare quanto ancora questo progetto fosse stato attuale e realizzabile.
La Presidente, nell’incontro avvenuto i primi di maggio aveva avuto rassicurazioni dal Capo di Stato Maggiore dell’Esercito. La ricostituzione del 2° Rgt. Granatieri di stanza a Spoleto, porterà grandi opportunità e benefici per la città, sia in difesa del territorio (ai Granatieri è riconosciuto da tuti lo sforzo impiegato durante i terremoti del ’97 e ’16) sia di natura socio-economica, con tutti i vantaggi che possono derivare dall’ospitalità anche di interi nuclei familiari legati ai militari. Con l’interessamento della Presidente Tesei, è stato possibile portare a casa un progetto iniziato nel 2014 con Fabrizio Cardarelli, progetto che è motivo di lustro per Spoleto e tutta la Regione”.
Era il 30 giugno 1996 quando il 2° Reggimento Granatieri di Sardegna si insediò nella Caserma Garibaldi (fino a quel momento 130° Reggimento “Perugia”) agli ordini dell’allora Colonello Ernesto Bonelli, attuale Presidente del Centro studi della Associazione Granatieri.
Nei giorni successivi, per rendere omaggio alla città, allora governata dall’indimenticato sindaco Sandro Laureti, i Granatieri diedero vita ad un carosello in uniformi storiche e a una parata per le vie cittadine che sono ancora impresse nella memoria dei più.
Quell’esperienza però durò appena sei anni quando, siamo nel 2002, il 2° Reggimento viene sciolto a seguito dell’ennesima riorganizzazione delle Forze armate e a Spoleto resta il solo Battaglione “Cengio”. Per la città fu una perdita importante con la politica locale e nazionale che ben poco riuscirono a fare.
Con l’elezione civica di Fabrizio Cardarelli, che aveva svolto il servizio militare come ufficiale dell’Esercito, riprende quota l’iniziativa di ampliare la struttura militare. Il sindaco sa bene che quella di Spoleto è l’unica struttura operativa in grado di intervenire in appena 36 ore su qualunque fronte della regione che venisse colpito da calamità ma crede anche che una presenza più forte dei militari possa garantire meglio la sicurezza di Spoleto e non solo. Un precursore di quella che dal 2008 sarà l’Operazione “Strade sicure”.
E’ grazie al suo dinamismo e alla capacità di saper conquistare ogni interlocutore – ma chi scrive non dimentica la meritoria opera diplomatica dell’allora Comandante Generale dei Carabinieri, Generale Tullio Del Sette, spoletino di adozione – che Cardarelli porta direttamente sul tavolo del Capo di Sme, Generale Errico, la proposta di ricostituire il 2° Reggimento Granatieri. Non solo.
Sul tavolo il primo cittadino mette anche la disponibilità del Comune a cedere un’area (quella di Piazza d’armi) per realizzare palazzine abitative destinate ai militari: pratica avviata sotto la Giunta di Daniele Benedetti.
E’ il mese di giugno 2016 quando l’iter subisce una prima accelerazione. Due mesi più tardi il devastante terremoto che colpisce il Centro Italia e che vede di nuovo i Granatieri tra i primi a soccorrere le popolazioni colpite.
Un anno più tardi lo Stato Maggiore dell’Esercito riconsegna la Bandiera di Guerra al 2° Battaglione: è il primo passo verso la trasformazione a Reggimento.
La scomparsa di Cardarelli e alcune scelte dell’amministrazione seguente fanno congelare il progetto, tanto che quel progetto sembra finito definitivamente in archivio.
Non per Alleanza Civica e per la governatrice Donatella Tesei che oggi vedono concretizzato il proprio impegno. Grazie all’intervento dell’attuale Capo di SME, Generale Pietro Serino che i bene informati vogliono presente alla Prima del Festival dei 2 Mondi.
Un progetto che potenzierà la Caserma Garibaldi con l’arrivo di almeno 200 militari, tra ufficiali, sottufficiali e personale di carriera. Resta il nodo dell’area di Piazza d’Armi a suo tempo promessa sulla quale l’attuale amministrazione retta dal sindaco Andrea Sisti ha finora nicchiato. Come dimostra la recente polemica avvenuta sui banchi del consiglio comunale lo scorso mese di marzo.
Un dossier quello di Piazza d’Armi che inevitabilmente dovrà tornare all’attenzione della Giunta e del Consiglio comunale.
[Carlo Ceraso]
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