Il ministero della difesa potrebbe a breve indire dei bandi di concorso per assumere personale civile al Polo di mantenimento delle armi leggere di Terni, ai più nota come Fabbrica d’armi, ente d’eccellenza dell’esercito con funzioni di supporto non solo alle Forze armate ma anche a tutti i Corpi armati dello Stato (Carabinieri, Guardia di finanza, Polizia Penitenziaria e Polizia di stato).
E’ quanto si apprende dai parlamentari umbri del pd che hanno informato la stampa che il Governo Letta “ha accolto l’ordine del giorno finalizzato a valutare l’opportunità di bandire concorsi per l’assunzione di specifiche professionalità tecniche per assicurare la funzionalità e l’efficienza del Polo armi di Terni”. Gli onorevoli Sereni, Giulietti, Ascani e Verini e il senatore Gianluca Rossi nei giorni scorsi avevano congiuntamente presentato due ordini del giorno ai rispettivi rami del Parlamento che il Consiglio dei ministri ha fatto propri. Un passo in avanti importantissimo per la salvaguardia dell’ente militare ternano alle prese con una datata carenza di organico che ne mette a rischio l’efficienza. “La struttura ternana – dice Giulietti – provvede al mantenimento delle armi leggere delle Forze armate italiane e dei Corpi armati dello Stato oltre che all'allestimento di ricambi e strumenti verificatori e al rifornimento di materiali e ricambi, ed è l'unico polo specializzato nella manutenzione, revisione e gestione delle armi provenienti da diverse ditte dislocate in vari Paesi europei. A causa del blocco del turnover però, il polo soffre di carenza di organico in tutti i livelli e profili professionali ed è notevolmente al di sotto delle 451 unità previste, situazione destinata ad aggravarsi per effetto dei prossimi pensionamenti, considerata l'elevata età media del personale”.
“Le camere e l'esecutivo hanno acceso un faro sulle soluzioni necessarie a risolvere le problematiche evidenziate alla Sottosegretaria alla Difesa Roberta Pinotti durante la sua visita agli stabilimenti”, ha commentato il senatore Gianluca Rossi nel commentare l'approvazione dell’odg presentato alla Camera dei
Deputati alla conversione del “decreto PA”, e quello accolto in commissione Difesa al Senato, nel corso dell'esame della legge di stabilità. “Al Senato – continua Rossi – ci stiamo addentrando nella legge di stabilità: ciò potrebbe costituire una sede di ulteriore confronto in cui ritornare sul tema, avendo contezza del fatto che lo spazio é esiguo, ma non sarà possibile rinunciare all'efficienza che negli anni il PMAL ha garantito ad esercito, polizia e carabinieri”.
La visita del sottosegretario – la scorsa settimana il sottosegretario Pinotti aveva infatti visitato il Polo ternano accompagnata dalle più alte autorità della regione fra cui la governatrice Catiuscia Marini (che ha confermato il proprio impegno per il costituendo Museo Internazionale delle Armi), il presidente della provincia Feliciano Polli, il sindaco Leopoldo Di Girolamo e i deputati Marina Sereni e Gianluca Rossi. A fare gli onori di casa sono stati il Vice comandante logistico dell’Esercito, il generale Vincenzo Porrazzo, e il direttore dell’ente, colonnello Gabriele Ghione. La rappresentante del Governo, dopo aver salutato i dipendenti della Fabbrica, ha incontrato i sindacati e la Rsu aziendale che nel corso dell’incontro hanno ribadito la loro forte preoccupazione per i livelli occupazionali e la mancanza di risorse finanziarie “in grado di sostenere sia l’approvvigionamento di materie prime, sia l’effettuazione delle indispensabili manutenzioni degli impianti industriali”.
Fonti sindacali, alla luce dell’impegno odierno del Consiglio dei ministri, fanno sapere di un nuovo confronto con il senatore Rossi che si terrà a Terni lunedì prossimo. Impossibile al momento conoscere se e quando potranno essere banditi i concorsi e per quanto personale (il numero, stando ai comunicati stampa diramati negli ultimi giorni, potrebbe variare da 50 a 120 assunzioni). Fondamentale sarà l’approvazione della prossima Legge di stabilità alla quale Rossi sta lavorando con l’idea di presentare un emendamento attraverso il quale poter sbloccare il turn over per questo settore della Pubblica amministrazione ritenuto “strategico per le Forze armate e le forze di polizia”.
Riproduzione riservata