Intervento del Sasu per soccorrere un endurista ed un ciclista feriti e due escursionisti rimasti bloccati per colpa di una frana
Tre interventi del Soccorso alpino e speleogico dell’Umbria (Sasu) nel fine settimana per soccorrere due escursionisti, un motociclista ed un ciclista, tutti in Valnerina.
Gli interventi di soccorso sono avvenuti infatti a Sellano, Castelluccio e Scheggino.
Endurista infortunato a Cammoro
Il primo intervento venerdì pomeriggio, con la richiesta di soccorso per un endurista infortunato lungo il sentiero 580 del Monte Cammoro, nel comune di Sellano. Sul posto si sono recate due squadre del Sasu provenienti da Spoleto e Foligno composte da tecnici, operatori e sanitari che, prestate le prime cure al paziente, lo hanno poi trasportato fino all’autoambulanza.
Ciclista soccorso a Castelluccio
Nella giornata di domenica, invece, sono stati due gli interventi per il SASU. Il primo in zona Castelluccio di Norcia ha riguardato un ciclista infortunato, soccorso dalla squadra di presidio territoriale composta da tecnici e sanitari che ha provveduto a stabilizzare il paziente e consegnarlo all’autoambulanza.
Escursionisti bloccati da una frana
Il secondo intervento, che si è concluso poco dopo le 22:30 di domenica sera, ha visto impegnate le squadre di ricerca e soccorso per una coppia di escursionisti dispersi sul Monte Motola (nella zona di Monte San Vito, nel comune di Scheggino), finiti fuori del sentiero 509 e impossibilitati a proseguire a causa di una frana che ostacolava il loro passaggio. Anche in questo caso è stato fondamentale l’ausilio dell’SMS locator – in grado di geolocalizzare le persone richiedenti aiuto – che ha permesso di risolvere l’intervento in breve tempo dalle squadre composte da tecnici, operatori e sanitari del SASU provenienti dai presidi territoriali della Valnerina e di Spoleto.
Infatti, una volta raggiunti i dispersi, il personale del SASU, dopo aver accertato il loro stato di salute, ha provveduto al recupero degli stessi mediante tecniche alpinistiche per superare la frana e, dato il luogo particolarmente impervio e il sopraggiungere della notte, per riaccompagnarli alle loro auto.